La Sentenza Shock: Dettagli sugli Abusi
Un medico di guardia di 42 anni è stato condannato a 10 anni di reclusione dal GUP di Milano, Luigi Iannelli, per una serie di abusi sessuali commessi ai danni di nove pazienti. La sentenza, emessa con rito abbreviato il 9 maggio, rivela una “serialità” nell’agire del medico, che “selezionava” le sue vittime tra donne di età compresa tra i 19 e i 35 anni. Molte di queste pazienti, come sottolineato nelle motivazioni della sentenza, presentavano un “passato di sofferenza psichiatrica o comunque di fragilità psicologica”, rendendole particolarmente vulnerabili.
Il Modus Operandi: Sfruttamento del Ruolo Medico
Secondo le accuse, il medico abusava del suo ruolo professionale per compiere gli atti sessuali. Con il pretesto di effettuare visite mediche, l’uomo avrebbe “strumentalizzato” la sua posizione per approfittare delle pazienti. Il GUP ha escluso la concessione di attenuanti, data la gravità dei fatti e la premeditazione con cui il medico agiva. Ulteriori aggravanti includono falsi certificati medici, utilizzati nel tentativo di occultare le violenze commesse.
L’Inchiesta e le Testimonianze
L’inchiesta è partita dalla denuncia di una giovane paziente che si era rivolta a un centro antiviolenza. Le indagini, condotte dalla PM di Milano Alessia Menegazzo e dai Carabinieri, hanno portato alla luce altri casi di abusi. Tutte le giovani vittime sono state sentite in incidente probatorio, una procedura che ha permesso di cristallizzare le loro testimonianze, ritenute “attendibili” dal giudice. Gli avvocati Patrizio Nicolò e Andrea Prudenzano hanno assistito le parti civili nel corso del processo.
Precedente Assoluzione e Nuove Accuse
Il medico era già stato coinvolto in un’inchiesta analoga durante l’emergenza Covid, ma era stato assolto nel 2021. Gli abusi per cui è stato condannato risalgono agli anni successivi e hanno portato all’emissione di due ordinanze di custodia cautelare nei suoi confronti.
Risarcimenti e Danni
Oltre alla condanna a 10 anni di reclusione, il GUP ha disposto provvisionali di risarcimento per le vittime, con somme comprese tra i 20 e i 30mila euro. Anche l’Ats della Città Metropolitana di Milano, costituitasi parte civile, riceverà un risarcimento di 30mila euro.
Impatto sulla Comunità e Riflessioni
Questo caso ha sollevato un’ondata di sdegno e preoccupazione nella comunità, evidenziando la necessità di rafforzare i controlli e le tutele nei confronti dei pazienti, soprattutto quelli più vulnerabili. La vicenda mette in luce la gravità degli abusi commessi da chi, per la sua professione, dovrebbe tutelare e proteggere la salute delle persone.
Riflessioni sulla Vulnerabilità e la Fiducia Tradita
La condanna di questo medico rappresenta un passo importante nella lotta contro la violenza di genere e l’abuso di potere. Tuttavia, è fondamentale riflettere sulla profonda vulnerabilità delle vittime e sulla fiducia tradita nei confronti di una figura professionale che dovrebbe garantire cura e protezione. Questo caso dovrebbe spingere a una maggiore sensibilizzazione e a un rafforzamento delle misure di prevenzione e supporto per le persone che hanno subito abusi.
