Aperta inchiesta per omicidio colposo

La Procura di Pordenone ha avviato un’indagine in seguito alla tragica morte per annegamento dell’avvocato Mauro Bigi, 66 anni, avvenuta il 17 agosto scorso nelle acque di Caorle, in provincia di Venezia. L’attenzione degli inquirenti si è concentrata sul servizio di salvataggio presente sulla spiaggia, portando all’iscrizione nel registro degli indagati del bagnino in servizio presso la torretta 17, un uomo di 63 anni residente in zona.

Le accuse al bagnino

L’indagato è accusato di omicidio colposo. Secondo l’ipotesi accusatoria, il bagnino non si sarebbe accorto tempestivamente dello stato di difficoltà dell’avvocato Bigi, nonostante le segnalazioni di altri bagnanti presenti in spiaggia. Questa presunta negligenza avrebbe impedito un intervento di soccorso tempestivo, contribuendo al decesso per annegamento dell’avvocato.

Autopsia disposta per chiarire le cause del decesso

La Procura ha disposto l’autopsia sul corpo di Mauro Bigi, affidando l’incarico al medico legale Antonello Cirnelli. L’esame autoptico, previsto per domani, mira a chiarire le cause precise del decesso e a stabilire se vi siano stati fattori concomitanti che abbiano contribuito all’annegamento. L’indagato, assistito dall’avvocato Aldo Masserut, avrà la possibilità di nominare un proprio perito di parte per assistere all’esame.

La dinamica dell’incidente

Secondo le ricostruzioni, Mauro Bigi si trovava in vacanza a Caorle con la moglie e i figli. Poco dopo essere entrato in acqua per fare una nuotata, l’avvocato avrebbe accusato un malore. Nonostante il tempestivo intervento dell’elicottero di Treviso Emergenze e i prolungati tentativi di rianimazione da parte del personale medico e infermieristico, per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

Riflessioni sulla sicurezza balneare

La tragica morte dell’avvocato Bigi solleva interrogativi importanti sulla sicurezza nelle nostre spiagge. È fondamentale che le autorità competenti verifichino attentamente l’adeguatezza dei servizi di salvataggio e la prontezza di intervento del personale preposto, al fine di prevenire il ripetersi di simili tragedie. L’inchiesta in corso dovrà accertare le responsabilità e fare piena luce su quanto accaduto.

Di veritas

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