Performance contrastanti sui mercati europei

La giornata sui mercati azionari europei si è conclusa con risultati eterogenei. Francoforte ha guidato la crescita con un aumento dell’1,2%, seguita da Madrid con un +1,1%. Parigi, Amsterdam e Milano hanno registrato incrementi positivi dello 0,9%. In controtendenza, Londra ha chiuso in negativo (-0,7%) a causa delle incertezze legate alla politica monetaria della Banca Centrale.

Il caso di Londra: incertezza sui tassi

La Borsa di Londra è stata penalizzata dal voto contrastato all’interno del board della Banca Centrale riguardo al taglio dei tassi. Le successive dichiarazioni hanno indotto gli operatori a prevedere un rallentamento nella politica di allentamento monetario, generando incertezza e pressione al ribasso sul mercato.

Stabilità per euro e spread BTP-Bund

Sul fronte valutario, l’euro si è mantenuto stabile rispetto al dollaro, attestandosi a quota 1,164. Lo spread tra BTP e Bund tedeschi a 10 anni è rimasto invariato, chiudendo la seduta a 79 punti base, con un rendimento del prodotto del Tesoro al 3,42%.

Mercato dell’energia: metano in calo, petrolio stabile

Nel settore energetico, il future sul metano con consegna a settembre ha registrato un calo dello 0,9%, attestandosi a 32,9 euro al Megawattora. Il petrolio è rimasto stabile, mantenendosi poco sopra i 64 dollari al barile.

Piazza Affari: Interpump e Buzzi in evidenza

A Piazza Affari, nel paniere ad alta capitalizzazione, il titolo migliore è stato Interpump, con un rialzo dell’8,2% a 40 euro, sostenuto dalla conferma della guidance. Positive anche Buzzi (+5,2%) e Prysmian (+4,7%), che ha raggiunto i massimi da inizio anno. Stellantis ha guadagnato il 3,4%, mentre Mediolanum e Unicredit si sono distinte tra i gruppi bancari con aumenti superiori al 2%. In rialzo anche Mps (+1,5%) e Mediobanca (+1,3%).

Leonardo in difficoltà, segue il trend negativo del settore difesa

La seduta è stata particolarmente negativa per Leonardo, che ha chiuso con un calo del 6,1% a 46,6 euro, in scia al ribasso del gigante tedesco della Difesa Rheinmetall (-7,3% a 1.651 euro) dopo risultati inferiori alle aspettative. Questo ha trascinato con sé l’intero settore.

Webuild ai massimi da nove anni grazie al Ponte sullo Stretto

Tra i gruppi a minore capitalizzazione, Webuild ha concluso in rialzo del 2% a 4,16 euro, raggiungendo i massimi degli ultimi nove anni, dopo il via libera del Cipess al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina.

Un mercato diviso tra opportunità e incertezze

La giornata borsistica europea riflette un quadro economico complesso, dove la crescita di alcuni settori e mercati si contrappone alle difficoltà di altri. Le incertezze legate alle politiche monetarie e le dinamiche settoriali influenzano significativamente le performance, richiedendo un’attenta analisi da parte degli investitori.

Di atlante

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