Allarme di Banca d’Italia sulle stablecoin
Durante un’audizione alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo, la vicedirettrice generale di Banca d’Italia, Chiara Scotti, ha sollevato preoccupazioni significative riguardo ai rischi associati alle stablecoin e, più in generale, agli cripto asset. Scotti ha evidenziato come questi strumenti finanziari, se non adeguatamente regolamentati, possano rappresentare una minaccia per la stabilità finanziaria, l’integrità dei mercati, la tutela dei consumatori e il corretto funzionamento del sistema dei pagamenti.
Potenziali rischi per la stabilità finanziaria
Scotti ha avvertito che la perdita di fiducia nella capacità di una stablecoin di mantenere il suo ancoraggio potrebbe innescare fenomeni di panico tra gli utenti, portando a una corsa alle richieste di rimborso. Questo scenario potrebbe destabilizzare i mercati e mettere a dura prova la resilienza del sistema finanziario. Inoltre, ha sottolineato il rischio che le stablecoin vengano utilizzate per scopi illeciti, come il riciclaggio di denaro e l’elusione delle sanzioni internazionali, grazie alla loro capacità di dissimulare la provenienza dei fondi.
Implicazioni per la politica monetaria
Un’ampia diffusione delle stablecoin potrebbe avere implicazioni significative per la trasmissione della politica monetaria. La capacità delle banche centrali di influenzare l’economia attraverso i tassi di interesse potrebbe essere compromessa se una parte consistente delle transazioni economiche venisse condotta utilizzando stablecoin al di fuori del controllo delle autorità monetarie. Questo scenario richiederebbe un ripensamento delle strategie di politica monetaria e una maggiore cooperazione tra le banche centrali a livello internazionale.
Benefici e necessità di regolamentazione
Nonostante i rischi evidenziati, Scotti ha riconosciuto che le stablecoin possono offrire benefici in termini di efficienza, soprattutto nelle operazioni transfrontaliere. Tuttavia, ha ribadito la necessità di una regolamentazione adeguata per mitigare i rischi e garantire che questi strumenti finanziari siano utilizzati in modo sicuro e trasparente. La cooperazione internazionale è fondamentale per affrontare le sfide poste dalle stablecoin, data la loro natura transnazionale e la potenziale capacità di eludere le normative nazionali.
Riflessioni sui rischi e le opportunità delle stablecoin
Le dichiarazioni di Chiara Scotti evidenziano un dilemma cruciale nel mondo delle criptovalute: bilanciare l’innovazione finanziaria con la necessità di proteggere la stabilità del sistema. Le stablecoin, pur offrendo potenziali vantaggi in termini di efficienza e accessibilità, presentano rischi significativi che non possono essere ignorati. La sfida per i regolatori è quella di creare un quadro normativo che promuova l’innovazione, mitigando al contempo i rischi per i consumatori e la stabilità finanziaria. La cooperazione internazionale è essenziale per garantire che le stablecoin siano utilizzate in modo responsabile e trasparente, evitando che diventino strumenti per attività illecite o fonti di instabilità economica.
