Rinviato a giudizio Louis Dassilva per l’omicidio di Pierina Paganelli
Il prossimo 15 settembre si aprirà il processo che vede imputato Louis Dassilva per l’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne brutalmente uccisa con 29 coltellate la sera del 3 ottobre 2023 nel garage del condominio di via del Ciclamino a Rimini. La decisione è stata presa dal giudice Raffaele Deflorio al termine di un’udienza preliminare complessa, caratterizzata da rinvii e aggiornamenti per dirimere le eccezioni preliminari presentate dalla difesa di Dassilva, rappresentata dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi.
Le accuse e il movente
Louis Dassilva, senegalese di 35 anni, è accusato di omicidio volontario e aggravato. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Daniele Paci e dalla squadra mobile di Rimini, Dassilva avrebbe ucciso la pensionata nel timore che questa scoprisse la sua relazione extraconiugale con Manuela Bianchi, nuora della vittima. Gli inquirenti ritengono che Dassilva abbia agito per proteggere se stesso, il suo matrimonio con Valeria Bartolucci e per difendere Manuela Bianchi da eventuali reazioni della suocera e del marito.
Il ruolo chiave di Manuela Bianchi
Un elemento centrale nell’inchiesta è rappresentato dalla testimonianza di Manuela Bianchi. Dopo essere stata iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento personale, la Bianchi ha raccontato al gip Vinicio Cantarini di aver incontrato Dassilva la mattina del ritrovamento del cadavere. In quell’occasione, l’imputato le avrebbe indicato cosa dire e cosa fare ai soccorritori. La difesa di Dassilva aveva chiesto la nullità di questo interrogatorio, ma la testimonianza della Bianchi è stata determinante per il rinvio a giudizio. Durante il processo, si valuterà se la donna sarà chiamata a ribadire la sua versione dei fatti davanti alla Corte d’Assise.
Le reazioni delle parti
Al termine dell’udienza, i legali dei figli di Pierina Paganelli, gli avvocati Monica e Marco Lunedei, hanno dichiarato di aver chiesto il rinvio a giudizio “in ragione del grave quadro accusatorio a carico di Dassilva, che conta oltre 35 elementi indiziari oltre al riferito di Manuela Bianchi, quest’ultimo elemento peraltro supportato da numerosi riscontri esterni”. L’avvocata Nunzia Barzan, difensore di Manuela Bianchi, ha sottolineato che le aggravanti contestate includono la premeditazione, la crudeltà, i futili motivi e l’aver agito in orario notturno, approfittando dell’età avanzata e delle condizioni di vulnerabilità della vittima. La Bianchi, pur non essendo parte civile nel processo, ha rinnovato la propria fiducia nella giustizia. L’avvocato Guidi, co-difensore di Dassilva, ha commentato che il rinvio a giudizio era un esito previsto e che il procedimento dovrà essere oggetto di un vaglio dibattimentale molto penetrante, poiché molti aspetti necessitano di chiarimenti.
Le aggravanti contestate
Le aggravanti contestate a Louis Dassilva sono molteplici e pesanti. Oltre all’omicidio volontario, l’accusa contesta la premeditazione, la crudeltà, i futili motivi e l’aver agito in orario notturno, approfittando dell’età avanzata e delle condizioni di vulnerabilità della vittima. Questi elementi, se confermati durante il processo, potrebbero portare a una condanna severa per l’imputato.
Il contesto condominiale e le relazioni
L’omicidio di Pierina Paganelli si inserisce in un contesto condominiale complesso, caratterizzato da relazioni intricate e da una presunta relazione extraconiugale tra Dassilva e la nuora della vittima. Questi elementi contribuiscono a rendere il caso particolarmente delicato e mediaticamente rilevante. Il processo dovrà fare luce su tutte le dinamiche relazionali che hanno portato al tragico epilogo.
Un processo per la verità e la giustizia
Il processo a Louis Dassilva si preannuncia lungo e complesso, con numerosi aspetti da chiarire e testimonianze da valutare attentamente. La Corte d’Assise dovrà fare luce su un caso che ha scosso la comunità di Rimini e che presenta ancora molte zone d’ombra. L’obiettivo è quello di accertare la verità e di rendere giustizia a Pierina Paganelli, vittima di un crimine efferato.
