Reazione dei Mercati alle Minacce di Dazi
I mercati azionari europei e statunitensi hanno reagito negativamente alle recenti comunicazioni del presidente americano Donald Trump riguardo all’imposizione di dazi. Trump ha paventato tariffe fino al 30% per le importazioni dall’Europa a partire dal 1° agosto, gettando un’ombra di incertezza sulle prospettive commerciali globali.
A Milano, l’indice principale ha subito una leggera flessione dello 0,07%, mentre Madrid è rimasta pressoché invariata. Le piazze di Parigi e Francoforte hanno mostrato cali più consistenti, rispettivamente dello 0,5% e dello 0,6%. Londra ha fatto eccezione, registrando un modesto guadagno dello 0,3%. Negli Stati Uniti, sia il Dow Jones che il Nasdaq hanno ceduto lo 0,1%.
Settori Più Colpiti e Performance Bancarie
Le vendite hanno colpito in particolare i settori che potrebbero essere maggiormente interessati dai dazi. Il settore dei semiconduttori ha visto ribassi significativi, con Stm in calo dell’1,64% e Be del 3,15%. Anche le case automobilistiche come Porsche (-2,5%) e Bmw (-2,4%) hanno subito perdite, così come il settore del lusso, con Pandora e Puma entrambe in calo del 2,3%, Christian Dior del 2,17% e Moncler dell’1,7%.
Il calo del prezzo del greggio ha influenzato negativamente le compagnie petrolifere, con Shell (-1,18%), Bp (-1,1%), Eni (-0,6%) e TotalEnergies (-0,5%) in ribasso. In controtendenza, il settore bancario ha mostrato una performance positiva, con Popolare Sondrio in rialzo del 5,4% grazie alla riapertura dell’Opas di Bper (+5,3%), e Banco Bpm in aumento del 4,39%. Unicredit ha registrato una leggera flessione dello 0,07%, mentre Mps è salita dell’1,53% nel primo giorno dell’Ops su Mediobanca (-0,22%).
Andamento Valutario, Obbligazionario e delle Materie Prime
Sul fronte valutario, il dollaro si è stabilizzato sopra quota 0,85 euro e 0,74 sterline. Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi si è mantenuto sotto gli 86 punti, con il rendimento dei Btp in crescita di 1,2 punti al 3,58% e quello dei Bund in aumento di 0,1 punti al 2,72%. I rendimenti dei titoli Usa si sono assestati al 4,41%, con uno spread di 168,9 punti sui Bund.
Per quanto riguarda le materie prime, l’oro ha subito un calo dello 0,1% a 3.128 dollari l’oncia, mentre il greggio Wti è sceso dello 0,4% a 68,16 dollari al barile. Il gas naturale è aumentato dello 0,57% a 35,77 euro al MWh. Il Bitcoin ha continuato la sua corsa, guadagnando il 2,5% a 121.866 dollari.
Contesto Economico e Attese Future
In assenza di dati macroeconomici significativi, l’attenzione degli investitori rimane focalizzata sulla questione dei dazi. Le trattative sono ancora in corso, e si prevede che l’esito finale porterà comunque a tariffe superiori al 10%. Questa situazione di incertezza continua a influenzare negativamente i mercati, con gli operatori che attendono sviluppi più chiari per poter prendere decisioni di investimento più informate.
Implicazioni dei Dazi e Prospettive Economiche
La minaccia di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti rappresenta un rischio significativo per l’economia globale. L’imposizione di tariffe elevate potrebbe innescare una spirale protezionistica, con conseguenze negative per il commercio internazionale e la crescita economica. È fondamentale che le parti coinvolte trovino un accordo che eviti l’escalation delle tensioni commerciali e promuova un sistema commerciale equo e aperto.
