Un’Esperienza Unica a Regina Coeli

Il carcere di Regina Coeli a Roma ha ospitato un evento speciale: una lezione tenuta dal noto fumettista Zerocalcare, nome d’arte di Michele Rech, nell’ambito di un corso di illustrazione e fumetto dedicato ai giovani detenuti. L’iniziativa, promossa dall’associazione ‘A Roma, insieme’, ha visto l’artista condividere la sua esperienza e i suoi consigli con i partecipanti, offrendo un’opportunità di crescita personale e professionale in un contesto difficile.

Consigli Pratici e Ispirazione

Durante l’incontro, Zerocalcare ha dispensato consigli pratici su come dare vita ai personaggi e sulla scelta delle matite più adatte per un lavoro ben fatto. Non sono mancati i complimenti per il talento dimostrato dai ragazzi e un ‘disegnetto’ personalizzato per ciascuno di loro. La lezione è stata una vera e propria full immersion nel mondo del fumetto, un’occasione per i giovani detenuti di apprendere tecniche e segreti del mestiere direttamente da uno dei protagonisti più apprezzati del panorama italiano.

Il Legame di Zerocalcare con il Mondo Carcerario

Zerocalcare non è nuovo al mondo carcerario. L’artista conosce bene l’istituto di Rebibbia, situato nel quartiere in cui vive e spesso raccontato nelle sue opere. In passato, aveva visitato il minorile di Casal del Marmo, ma quella a Regina Coeli è stata la sua prima esperienza. La sua presenza nel carcere romano testimonia l’impegno sociale dell’artista e la sua volontà di offrire un contributo positivo a chi si trova in situazioni di difficoltà.

Un Corso per Ricominciare

Il corso di illustrazione e fumetto, iniziato con 12 detenuti, si è concluso con la partecipazione di 8 ragazzi. Come ha spiegato Grazia Piletti, segretaria dell’associazione ‘A Roma, insieme’, alcuni partecipanti non hanno portato a termine il corso, mentre altri sono stati rilasciati prima della sua conclusione. L’iniziativa rappresenta un’importante opportunità di reinserimento sociale per i giovani detenuti, offrendo loro la possibilità di acquisire nuove competenze e di esprimere la propria creatività.

L’Apprezzamento dei Detenuti per Zerocalcare

I libri di Zerocalcare sono molto richiesti nella biblioteca del penitenziario, tanto che spesso non vengono restituiti, come riportato dalle bibliotecarie. La direttrice Claudia Clementi ha sottolineato l’importanza di differenziare l’offerta formativa, data la sempre più bassa età media dei detenuti. Zerocalcare ha lasciato una dedica su una delle copie dei suoi libri, che resterà esposta in biblioteca: “Daje utenti della biblioteca di Regina Coeli!”. Questo gesto testimonia l’affetto e la stima reciproca tra l’artista e i detenuti.

Riflessioni sulla Giustizia

Parlando con i detenuti, Zerocalcare ha espresso alcune riflessioni sulla giustizia e sulle disuguaglianze sociali. L’artista ha sottolineato come molti dei ragazzi si trovino in carcere a causa della mancanza di sostegno economico e sociale, che impedisce loro di scontare la pena in alternative al carcere. Queste parole invitano a una riflessione più ampia sul sistema penitenziario e sulla necessità di offrire opportunità concrete di reinserimento sociale a chi ha commesso degli errori.

Un Segnale di Speranza e Reinserimento

L’iniziativa di Zerocalcare a Regina Coeli rappresenta un segnale di speranza e un esempio concreto di come l’arte e la cultura possano contribuire al reinserimento sociale dei detenuti. Offrire ai giovani la possibilità di esprimersi attraverso il fumetto e l’illustrazione non solo favorisce lo sviluppo di nuove competenze, ma contribuisce anche a costruire un futuro più positivo e lontano dalla criminalità.

Di veritas

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