L’inchiesta e le accuse: un incubo per i bambini
Un’indagine condotta dai Carabinieri di Polesella ha portato alla luce un presunto incubo all’interno di una scuola dell’infanzia locale. Tre maestre, di 58, 61 e 44 anni, sono state sospese dal servizio per un anno con l’accusa di maltrattamenti e abuso di potere nei confronti dei bambini a loro affidati, di età compresa tra i 3 e i 5 anni. La decisione è stata presa dal giudice per le indagini preliminari di Rovigo, accogliendo la richiesta della Procura, che ha reso pubblica la notizia in serata.
Dalla denuncia del genitore alle intercettazioni: la ricostruzione dei fatti
L’inchiesta è partita dalla denuncia di un genitore, allarmato da comportamenti insoliti del proprio figlio. Le indagini dei Carabinieri si sono avvalse di testimonianze e, soprattutto, di intercettazioni ambientali audio-video, effettuate per 30 giorni all’interno della scuola. Le registrazioni avrebbero confermato le accuse, rivelando un clima di terrore e umiliazioni che i bambini subivano quotidianamente.
Urla, umiliazioni e piccoli castighi: le terribili pratiche delle maestre
Secondo quanto emerso dalle indagini, i bambini venivano quotidianamente sottoposti a urla, ingiurie, umiliazioni, privazioni e minacce. Le maestre avrebbero utilizzato anche piccoli castighi, come la sottrazione delle scarpe, l’isolamento temporaneo dal gruppo, la privazione della coperta o del pupazzetto preferito. Inoltre, avrebbero rivolto ai bambini frasi umilianti e strattonamenti.
La decisione del Gip: interdizione per evitare la reiterazione dei reati
Il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’interdizione delle tre maestre, non solo in base ai gravi indizi emersi, ma anche per l’esigenza di evitare la reiterazione di reati analoghi. Un elemento determinante nella decisione è stato il fatto che le indagate sono titolari di contratti a tempo indeterminato come educatrici di infanzia e risultavano ancora in servizio al momento dell’esecuzione delle misure cautelari.
Un campanello d’allarme sulla cura dell’infanzia
Questa vicenda rappresenta un episodio inquietante che solleva interrogativi sulla qualità della cura e dell’attenzione che viene offerta ai bambini nelle scuole dell’infanzia. È fondamentale che le autorità competenti conducano indagini approfondite e che vengano adottate misure preventive per evitare che simili episodi si ripetano. La tutela dei bambini deve essere una priorità assoluta.
