Un’innovazione rivoluzionaria al Sant’Andrea di Roma

L’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma ha segnato un punto di svolta nella chirurgia oncologica con il primo intervento radioguidato su un paziente affetto da tumore neuroendocrino polmonare. Questo successo, frutto di un progetto sperimentale coordinato dal professor Antongiulio Faggiano, apre nuove prospettive nel trattamento di queste complesse neoplasie.

La sonda ‘intelligente’: tecnologia made in Italy per la precisione chirurgica

Il cuore di questa innovazione è una sonda all’avanguardia, sviluppata grazie alla collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Università Sapienza di Roma. Questa sonda è in grado di rilevare i positroni emessi dai radiofarmaci utilizzati nella diagnostica PET (Tomografia a Emissione di Positroni). In pratica, il dispositivo individua le cellule tumorali marcate, guidando il chirurgo con estrema precisione verso la lesione, anche quando questa è microscopica o situata in posizioni difficili da raggiungere con le tecniche tradizionali. La capacità di localizzare con esattezza il tessuto da rimuovere minimizza l’impatto dell’intervento sui tessuti sani circostanti.

Come funziona la tecnologia radioguidata

La tecnica radioguidata si basa sull’utilizzo di radiofarmaci, sostanze che emettono radiazioni rilevabili, per marcare le cellule tumorali. Questi radiofarmaci vengono iniettati nel paziente e si concentrano nelle aree affette da tumore. La sonda, grazie alla sua elevata sensibilità, è in grado di individuare la presenza dei radiofarmaci e, di conseguenza, di guidare il chirurgo durante l’intervento. Questo approccio consente di rimuovere il tumore con maggiore precisione, riducendo il rischio di recidive e preservando la funzionalità dell’organo interessato.

Un futuro di applicazioni: dal gastrointestinale al torace

La tecnica radioguidata ha già dimostrato la sua efficacia nel trattamento di tumori neuroendocrini dell’apparato gastrointestinale, del pancreas e della prostata. L’intervento eseguito a Roma rappresenta un passo avanti significativo, aprendo la strada all’applicazione di questa tecnologia anche ai tumori polmonari e, potenzialmente, ad altre neoplasie del torace. I ricercatori sono ora impegnati nell’analisi dei dati raccolti durante l’operazione per valutare appieno il potenziale di questa tecnica e pianificare ulteriori studi clinici. Un’analisi definitiva dei risultati è prevista entro la fine dell’anno.

Tumori neuroendocrini polmonari: una sfida complessa

I tumori neuroendocrini polmonari sono neoplasie rare che originano dalle cellule del sistema neuroendocrino presenti nei polmoni. Queste cellule svolgono un ruolo importante nella regolazione di diverse funzioni dell’organismo, come la produzione di ormoni. I tumori neuroendocrini possono presentare caratteristiche e comportamenti molto diversi tra loro, rendendo la diagnosi e il trattamento particolarmente complessi. L’innovazione introdotta dall’équipe del Sant’Andrea rappresenta una speranza concreta per migliorare la gestione di queste patologie.

Un passo avanti verso una chirurgia sempre più precisa e personalizzata

L’intervento radioguidato eseguito a Roma rappresenta un importante passo avanti nella chirurgia oncologica. La capacità di individuare con precisione le cellule tumorali e di guidare la mano del chirurgo apre la strada a interventi sempre più mirati e personalizzati, con il potenziale di migliorare significativamente i risultati per i pazienti affetti da tumori neuroendocrini e altre neoplasie.

Di davinci

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