Aumenti in Arrivo per il 2025
Il costo dei libri scolastici è destinato a crescere anche nel 2025, con un aumento medio dell’1,7% per la scuola secondaria di primo grado e dell’1,8% per quella di secondo grado. I dati, diffusi dall’Associazione Italiana Editori (AIE), evidenziano una tendenza in linea con l’inflazione, stimata al 1,7% a maggio su base annua dall’Istat. Tuttavia, questa notizia solleva preoccupazioni tra editori, librai e studenti, che chiedono risposte concrete da parte delle istituzioni e del Ministero dell’Istruzione.
La Risposta del Ministero dell’Istruzione
In risposta alle preoccupazioni, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim) ha annunciato un aumento del fondo destinato all’acquisto dei libri di testo per le famiglie meno abbienti. Per il 2024 e il 2025, il fondo è stato incrementato di 4 milioni di euro, mentre per il 2026 e il 2027 l’aumento sarà di 6 milioni di euro. Secondo il Mim, si tratta di un aumento percentuale del 3% per il 2024 e il 2025 e del 4,5% per ciascuno degli anni 2026 e 2027, risorse che dovrebbero compensare l’aumento dei prezzi deciso dagli editori.
Le Reazioni degli Studenti
Il mondo studentesco esprime forte preoccupazione per l’aumento dei costi del materiale scolastico. Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti, sottolinea che i libri sono solo una delle spese che le famiglie devono affrontare per garantire il diritto allo studio. Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti Medi, critica i rincari sistematici e afferma che l’istruzione non dovrebbe essere un lusso, ma uno spazio di uguaglianza. Notarnicola definisce i libri di testo una “tassa occulta sull’accesso al sapere”, con prezzi proibitivi fissati con il benestare delle istituzioni.
Proposte Politiche e Richieste dei Librai
La senatrice M5s Barbara Floridia ha annunciato la presentazione di una mozione sul caro libri, con l’obiettivo di chiedere interventi immediati e strutturali. Tra le proposte, il sostegno alle famiglie, la diffusione di materiali digitali accessibili, il rilancio dei comodati d’uso e detrazioni fiscali. Antonio Terzi, presidente del Sil – Sindacato librai Confesercenti, auspica una riflessione ampia da parte della politica, che investa l’intero impianto normativo e riconosca il ruolo centrale di librerie e cartolibrerie nella distribuzione dei libri di testo. Terzi evidenzia anche il problema dei tetti di spesa, che continuano a creare difficoltà alle scuole nonostante gli incrementi.
Dati Comparativi e Proposte dell’Associazione Librai Italiani
I dati AIE mostrano che l’inflazione cumulata nel periodo maggio 2021-maggio 2024 è stata del 14,7%, mentre i prezzi dei libri di testo sono cresciuti del 7,5% per la scuola secondaria di primo grado e dell’8,2% per quella di secondo grado. Paolo Ambrosini, presidente dell’Associazione librai italiani di Confcommercio, sottolinea l’importanza di misure a sostegno della domanda, come la detrazione dei libri, e la piena attuazione di quanto previsto dal Piano Olivetti e degli annunci del ministro Giuli al Salone del Libro di Torino.
Un Equilibrio Necessario tra Accessibilità e Sostenibilità
L’aumento dei costi dei libri scolastici rappresenta una sfida complessa che richiede un approccio equilibrato. Da un lato, è fondamentale garantire l’accessibilità all’istruzione per tutti, indipendentemente dalle condizioni economiche delle famiglie. Dall’altro, è necessario sostenere la filiera editoriale e le librerie, che svolgono un ruolo cruciale nella diffusione della cultura e del sapere. Le misure proposte, come l’aumento dei fondi per le famiglie meno abbienti e le detrazioni fiscali, rappresentano passi nella giusta direzione, ma è essenziale un impegno continuo e strutturale per affrontare le radici del problema e garantire un futuro sostenibile per l’istruzione in Italia.
