L’appello di Alemanno dal carcere

“Invito la politica in carcere per vedere le condizioni in cui vivono i detenuti”. Questo l’appello accorato di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, attualmente detenuto nel carcere romano di Rebibbia. L’appello è stato affidato al suo avvocato, Edoardo Albertario, che ha espresso preoccupazione per le condizioni di detenzione del suo assistito.
Secondo quanto riferito dall’avvocato, Alemanno si trova in una cella sovraffollata con altre cinque persone, dove le temperature raggiungono livelli insostenibili. “Rebibbia è un carcere relativamente nuovo ed è tutto lamiera: l’estate diventa un inferno”, ha dichiarato Albertario, sottolineando come questa situazione possa portare a gesti estremi, come i tentativi di suicidio già verificatisi in passato.
Alemanno, detenuto a Rebibbia dal 31 dicembre 2024 per non aver rispettato gli obblighi imposti dai giudici di sorveglianza dopo la condanna definitiva per influenze illecite, non esclude ulteriori forme di protesta per sensibilizzare l’opinione pubblica e coinvolgere esponenti politici e associazioni che si occupano dei diritti dei detenuti.

La visita del Presidente della Camera a Rebibbia

In concomitanza con l’appello di Alemanno, il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha fatto visita al carcere di Rebibbia. Accolto dalla direttrice Maria Donata Iannantuono e da una delegazione della polizia penitenziaria, Fontana ha espresso la sua stima e riconoscenza per il lavoro svolto dagli agenti penitenziari.
Durante la visita, il Presidente ha incontrato alcuni detenuti e ha ribadito l’importanza di affrontare le criticità del sistema carcerario italiano. “Ci tenevo a essere qui per manifestare la piena vicinanza a chi opera in queste strutture, esprimendo attenzione ai temi emersi in relazione alla situazione carceraria e ricordando la seduta straordinaria che, sull’argomento, si è tenuta alla Camera lo scorso 20 marzo”, ha dichiarato Fontana.
Fontana ha sottolineato la necessità di continuare a lavorare con determinazione per superare problemi storici come il sovraffollamento e la carenza d’organico, evidenziando come la risoluzione di queste criticità possa migliorare la qualità del lavoro degli agenti e le condizioni di vita dei detenuti. Ha inoltre espresso gratitudine per le professionalità e i volontari che operano quotidianamente all’interno del carcere, garantendo sicurezza e offrendo speranza per il futuro.

Riflessioni sulla situazione carceraria italiana

L’appello di Gianni Alemanno e la visita di Lorenzo Fontana a Rebibbia mettono in luce le persistenti criticità del sistema carcerario italiano. Il sovraffollamento, le condizioni igienico-sanitarie precarie e la carenza di personale sono problemi che richiedono interventi urgenti e strutturali. È fondamentale che la politica si faccia carico di questa situazione, promuovendo riforme che garantiscano il rispetto dei diritti dei detenuti e favoriscano il loro reinserimento nella società. La dignità umana deve essere tutelata anche dietro le sbarre.

Di veritas

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