Profilo demografico degli iscritti alla previdenza integrativa

Secondo la relazione della Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione), l’associato tipo alle forme di previdenza integrativa in Italia è un uomo di 47 anni proveniente dal Nord. La partecipazione femminile rimane inferiore, rappresentando il 38,4% del totale degli iscritti, circa 7 punti percentuali in meno rispetto alla presenza delle donne nel mondo del lavoro. Tuttavia, si osserva un segnale positivo: la percentuale di giovani under 35 è in crescita, raggiungendo il 19,9% del totale, con un aumento di 2,3 punti percentuali rispetto al 2019.

Aumento della partecipazione giovanile

La partecipazione alla previdenza integrativa aumenta con l’età, ma è nella fascia più giovane (15-34 anni) che si registra la crescita più significativa. Alla fine del 2024, il tasso di partecipazione in questa fascia d’età si attesta al 29,9%, con un aumento di 8,4 punti percentuali rispetto a cinque anni prima. Questo dato indica un crescente interesse dei giovani verso la pianificazione del futuro pensionistico.

Distribuzione geografica e contributi

La maggior parte degli iscritti (57,2%) risiede nelle regioni settentrionali, dove il tasso di partecipazione supera la media nazionale. Al contrario, le regioni meridionali presentano valori più bassi. Le regioni del Nord, più ricche, registrano contribuzioni medie più elevate, con punte di 3.600 euro, mentre nel Mezzogiorno questo valore si dimezza. Nel 2024, i contributi incassati sono stati pari a 20,5 miliardi di euro, con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente. Il Trattamento di fine rapporto (Tfr) versato alle forme pensionistiche ammonta a circa 8,6 miliardi, un quarto del Tfr complessivo generato nel sistema produttivo.

Iscritti e versamenti

Nel 2024, gli iscritti che hanno effettuato versamenti di contributi sono stati 7 milioni, pari al 72,3% del totale. Questo dato sottolinea l’importanza della previdenza integrativa come strumento di risparmio per la pensione, nonostante le disparità di genere e geografiche.

Riflessioni sulla previdenza integrativa in Italia

La relazione della Covip offre un quadro dettagliato della previdenza integrativa in Italia, evidenziando sia le opportunità che le sfide. L’aumento della partecipazione giovanile è un segnale incoraggiante, ma resta fondamentale colmare il divario di genere e promuovere una maggiore adesione nelle regioni meridionali. Politiche mirate e una maggiore consapevolezza sull’importanza della previdenza integrativa potrebbero contribuire a garantire un futuro pensionistico più sereno per tutti i cittadini.

Di atlante

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