Un Tesoro Archeologico Riportato alla Luce

Le campagne di scavi condotte dall’Università degli Studi di Cagliari nell’antico sito di Nora continuano a svelare tesori nascosti, offrendo una nuova prospettiva sull’estensione e l’importanza di questo centro storico della Sardegna. Quest’anno, le ricerche si concentrano nell’ex area militare, un’area finora inesplorata che promette ulteriori scoperte significative.

La Piazza Monumentale e le Attività Artigianali

Gli scavi hanno rivelato una piazza monumentale di circa 400 metri quadrati, affiancata da una serie di ambienti funzionali al commercio e alla produzione artigianale. Romina Carboni, docente dell’Università di Cagliari e direttrice scientifica degli scavi, spiega: “Sono riemerse delle impastatrici, un forno per la cottura del pane e anche degli elementi riconducibili a un frantoio.” Questo contesto offre preziose informazioni sulle diverse fasi di occupazione dell’antico centro di Nora.

Un Centro Più Grande di Quanto Si Pensasse

La scoperta della piazza e delle botteghe artigianali suggerisce che l’antica città di Nora avesse un’estensione molto più ampia rispetto a quanto precedentemente stimato. “Siamo in una zona che si discosta da quello che è il centro città e che dimostra come la città avesse una estensione molto più ampia rispetto a quanto si pensasse inizialmente”, afferma Romina Carboni.

Il Coinvolgimento degli Studenti e la Fruibilità al Pubblico

La nuova campagna di scavi vede impegnati cinquanta studenti dei corsi di laurea e della Scuola di specializzazione in Beni Archeologici, oltre a rappresentanti della Queen’s University di Kingston (Canada). L’Università sta inoltre lavorando per rendere le aree dello scavo accessibili al pubblico. “Stiamo organizzando un percorso per cui i turisti potranno visitare e vedere lo scavo con la supervisione delle guide anche durante questa campagna, nella prospettiva di farla diventare una cosa permanente”, annuncia la direttrice scientifica.

Reperti Preziosi: Dalla Fusione del Bronzo alla Cura del Corpo

Oltre alle fontane e alle botteghe, gli scavi hanno portato alla luce una varietà di reperti, tra cui forme per la fusione del bronzo, oggetti legati alla cura del corpo femminile (come gusci di conchiglie per unguenti), monili, braccialetti, anelli e numerose ceramiche utilizzate per il trasporto di olio, vino e per la cottura dei cibi. Questi ritrovamenti offrono uno spaccato dettagliato della vita quotidiana e delle attività economiche dell’antica Nora.

Un Patrimonio da Valorizzare

La scoperta di questa piazza monumentale a Nora non solo arricchisce la nostra comprensione dell’antica storia sarda, ma sottolinea anche l’importanza di investire nella ricerca archeologica e nella valorizzazione del patrimonio culturale. Rendere accessibili questi siti al pubblico può trasformare Nora in un centro di attrazione turistica e culturale, generando benefici economici e promuovendo la conoscenza della nostra storia.

Di euterpe

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