Chiusura in ribasso per le borse europee
Le borse europee hanno terminato la giornata in territorio negativo, seguendo l’andamento degli indici statunitensi (Dow Jones -1,2% e Nasdaq -0,9%) dopo l’attacco di Israele all’Iran. Milano e Madrid si sono distinte come le piazze peggiori, entrambe con un calo dell’1,3%. Francoforte ha perso l’1,2%, Parigi l’1,1% e Londra lo 0,5%.
Impennata dei prezzi del petrolio e del gas
L’instabilità geopolitica ha innescato un’impennata dei prezzi delle materie prime energetiche. Il petrolio WTI è salito del 5,66% a 71,91 dollari al barile, tornando ai livelli del 16 giugno 2022. Il gas ha registrato un aumento del 4,74%, raggiungendo i 37,89 euro al MWh, un valore che non si vedeva dal 4 aprile.
Oro e dollaro in rialzo
L’oro si è apprezzato dello 0,98%, raggiungendo i 3.415 dollari l’oncia, confermandosi come bene rifugio in tempi di incertezza. Il dollaro si è rafforzato, superando quota 0,86 euro e 0,73 sterline.
Spread Btp-Bund stabile, rendimenti in aumento
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si è assestato a 95 punti. Il rendimento annuo italiano è salito di 8,3 punti, superando il 3,48%, mentre quello tedesco è aumentato di 6,3 punti, attestandosi sotto il 2,54%.
Performance dei settori: petroliferi e difesa in evidenza
Nel settore energetico, Bp (+1,2%), Eni (+0,86%) e Shell (+0,66%) hanno mostrato performance positive, mentre TotalEnergies ha subito un leggero calo (-0,16%). I titoli del settore difesa hanno beneficiato di un rinnovato interesse, con Bae System (+2,86%), spinta dalla raccomandazione d’acquisto di BofA, Saab (+2,59%) e Rheinmetall (+1,77%) in rialzo. Leonardo ha mostrato una variazione contenuta (+0,12%).
Automobilistico e lusso in difficoltà
Il settore automobilistico ha sofferto, con Stellantis (-3,34%), Ferrari (-2,59%), Volkswagen (-2,42%) e Porsche (-1,72%) in calo. Anche il settore del lusso ha registrato performance negative, con Richemont (-2,95%), Burberry (-2,45%), Moncler (-2,3%) e Cucinelli (-2,15%) in difficoltà.
Andamento del settore bancario
Il settore bancario ha mostrato una generale debolezza, con Mediobanca (-2,3%), Bbva (-2%), Popolare Sondrio (-1,95%), Unicredit e Banco Bpm (-1,5% entrambe), Mps (-1,45%), Bper (-1,4%) e Intesa (-0,8%) in calo. Commerzbank ha fatto eccezione, chiudendo in positivo (+0,32%).
Implicazioni dell’instabilità geopolitica sui mercati
La reazione dei mercati finanziari all’attacco Israele-Iran evidenzia la forte sensibilità degli investitori alle tensioni geopolitiche. L’aumento dei prezzi del petrolio e dell’oro riflette la ricerca di beni rifugio in periodi di incertezza. È fondamentale monitorare attentamente l’evoluzione della situazione per valutare i potenziali impatti sull’economia globale e sui singoli settori.
