La Federcalcio frena sulla scelta del CT: si punta sullo spirito del 2006

Dopo il fallimento dell’operazione Ranieri, la Federcalcio ha deciso di rallentare la ricerca del successore di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale. L’obiettivo è quello di trovare un CT che possa infondere nel gruppo azzurro lo spirito battagliero e vincente che ha caratterizzato i campioni del mondo del 2006. La Nazionale, infatti, è spesso carente sul piano caratteriale, al di là delle questioni tecniche e di gestione.

Buffon in prima linea: Gattuso il favorito, ma non solo

Il dirigente accompagnatore della Nazionale, Gianluigi Buffon, è in prima linea nella realizzazione di questo progetto. Il presidente Figc, Gabriele Gravina, gli ha affidato il compito di individuare, possibilmente tra i campioni del 2006, un commissario tecnico che possa evitare il terzo mondiale consecutivo senza l’Italia. Oltre alle garanzie tecniche, serve però un nome che ricrei l’entusiasmo intorno agli azzurri. Al momento, il favorito sembra essere Gennaro Gattuso, ma Buffon non esclude altri compagni di squadra come Fabio Cannavaro e Daniele De Rossi. Si pensa anche di coinvolgere altri ex azzurri già nel giro dei tecnici federali, come Bernardo Corradi.

Progetto ‘2006-2026’: operazione nostalgia o scelta strategica?

L’idea di puntare sui campioni del 2006, una sorta di ‘Vent’anni dopo’, sembra avere una sua coerenza, cercando una continuità nel futuro. Tuttavia, c’è anche il rischio che l’operazione nostalgia si scontri con una realtà diversa. Gattuso, ad esempio, è reduce da un’esperienza con l’Hajduk Spalato e dovrà dimostrare di essere all’altezza del ruolo. La decisione finale non verrà presa prima dell’inizio della prossima settimana, per valutare attentamente ogni aspetto della questione.

Mancini sullo sfondo: un ritorno difficile da digerire

Sullo sfondo, resta la figura di Roberto Mancini, che si è offerto più volte in questi giorni. Tuttavia, un suo ritorno appare difficile da digerire, soprattutto dopo la fallita qualificazione ai Mondiali 2022 e le dimissioni improvvise di due anni fa, con il trasferimento alla panchina dell’Arabia Saudita. Un carico troppo pesante da far dimenticare.

Un bivio per il futuro del calcio italiano

La scelta del nuovo CT rappresenta un momento cruciale per il futuro del calcio italiano. Puntare sui campioni del 2006 potrebbe essere una mossa vincente per ritrovare lo spirito e l’entusiasmo perduti, ma è fondamentale che la decisione sia ponderata e che si tenga conto delle reali capacità dei candidati. Il rischio di un’operazione nostalgia è concreto, ma la Federcalcio sembra intenzionata a fare di tutto per evitare un altro fallimento.

Di nike

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