Blitz notturno contro i tastierini elettronici

Nella notte, il comitato Salviamo Firenze ha compiuto un’azione dimostrativa contro la crescente diffusione di tastierini elettronici all’esterno dei portoni, utilizzati come alternativa alle keybox per il self check-in negli appartamenti destinati agli affitti brevi. Sugli apparecchi sono stati apposti adesivi con la scritta ‘Ma ci prendete X bischeri?’, un chiaro messaggio di protesta contro chi cerca di eludere le normative comunali.

La denuncia del comitato Salviamo Firenze

A distanza di due mesi dall’inizio della rimozione delle keybox, sia da parte dei vigili che volontaria, il comitato Salviamo Firenze ha espresso preoccupazione per la moltiplicazione dei tastierini elettronici. Secondo il comitato, alcuni proprietari immobiliari starebbero cercando di aggirare la legge e la delibera del Comune, confidando nella scarsità dei controlli. ‘Non va tollerata la sostituzione delle keybox con i tastierini’, hanno dichiarato dal comitato, sottolineando la necessità di controlli più efficaci per evitare che la delibera di Palazzo Vecchio diventi ‘meramente di estetica e senza impatto reale’.

Un problema diffuso

Il comitato ha segnalato che, ad esempio, nell’ultimo tratto di via de Pepi, dove prima erano presenti 13 keybox, ora si contano 10 tastierini elettronici. ‘Non ci vuole certamente un grande detective per capire quello che sta succedendo’, hanno commentato da Salviamo Firenze, evidenziando come la sostituzione sia evidente e diffusa.

L’appello al Comune e ai cittadini

Salviamo Firenze ha sottolineato che ‘ne va della credibilità del Comune’ e che è fondamentale ‘non lasciare spazio ai furbetti che continuano ad agire come prima, solo cambiando strumento’. Il comitato ha auspicato una maggiore collaborazione da parte dei cittadini nel segnalare situazioni sospette e ha sollecitato un intervento diretto della sindaca. ‘La sindaca ha detto che non avrebbe più tollerato furbizie né in strada né dentro i condomini. Giusto, ma ora intervenga con fatti concreti, le parole non bastano’, ha concluso Massimo Torelli, portavoce del comitato.

Il contesto degli affitti brevi a Firenze

La questione degli affitti brevi a Firenze è un tema caldo da anni, con residenti e associazioni che lamentano l’impatto negativo sul tessuto sociale e sulla vivibilità della città. La proliferazione di alloggi turistici ha portato a un aumento dei prezzi degli affitti a lungo termine, alla scomparsa di negozi di quartiere e alla trasformazione del centro storico in un ‘parco giochi’ per turisti. La delibera comunale che vieta l’uso di apparecchi per il self check-in è un tentativo di regolamentare il settore e di contrastare le forme più estreme di sfruttamento turistico.

Un equilibrio difficile da raggiungere

La vicenda dei tastierini elettronici a Firenze evidenzia la difficoltà di trovare un equilibrio tra le esigenze del turismo e la tutela dei residenti. Se da un lato è comprensibile la volontà di regolamentare il settore degli affitti brevi per preservare l’identità e la vivibilità della città, dall’altro è necessario evitare misure eccessivamente restrittive che rischiano di penalizzare i proprietari immobiliari e di alimentare l’illegalità. La soluzione, come spesso accade, sta nel mezzo: controlli efficaci, incentivi per gli affitti a lungo termine e una maggiore collaborazione tra Comune, residenti e operatori turistici.

Di veritas

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