Landini: “Salute e sicurezza considerate un costo”
Maurizio Landini, segretario della Cgil, ha commentato con toni accesi gli ultimi incidenti mortali sul lavoro, definendoli una “strage” piuttosto che una semplice emergenza. Durante un evento a Pescara, Landini ha dichiarato: “Si continua a morire perché la salute e la sicurezza sono considerate un costo e, anziché investire, si continua a far morire le persone”.
Il segretario ha sottolineato come la logica del profitto continui a prevalere, mettendo in secondo piano la sicurezza dei lavoratori: “Di nuovo la solita logica: conta il profitto, al centro c’è il profitto, non la persona e la persona diventa una macchina”.
Operaio travolto e ucciso a Carpiano
La notte scorsa, un operaio italiano di 60 anni ha perso la vita a Carpiano, nel Milanese, travolto da una motrice all’interno del piazzale dell’azienda in cui lavorava. L’incidente è avvenuto mentre l’uomo, dopo aver scaricato della merce, si era incamminato nel piazzale. Una motrice condotta da un 62enne italiano lo ha investito accidentalmente, causandone la morte sul colpo.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Melegnano e il personale dell’Ats per i rilievi del caso e le indagini volte a chiarire la dinamica dell’incidente.
Muratore 24enne muore in un cantiere a Milano
Un altro tragico incidente si è verificato a Milano, dove un muratore di 24 anni è morto in un cantiere in via Bassini, nel quartiere di Lambrate. Secondo le prime informazioni, il giovane è precipitato da un ponteggio. I soccorsi del 118 sono stati vani, e il personale medico ha potuto solo constatare il decesso.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri, la polizia locale, l’Ats e i vigili del fuoco, che hanno lavorato per mettere in sicurezza il ponteggio e avviare le indagini per accertare le cause della caduta.
Aumentano gli interrogativi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
Questi due incidenti mortali sollevano ancora una volta interrogativi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sull’efficacia delle misure di prevenzione. Le parole di Landini evidenziano una crescente preoccupazione per la mancanza di investimenti nella sicurezza e per la prevalenza della logica del profitto, che mettono a rischio la vita dei lavoratori.
È fondamentale che le autorità competenti intensifichino i controlli e promuovano una cultura della sicurezza, affinché simili tragedie non si ripetano.
Un appello alla responsabilità e all’azione
La tragica sequenza di incidenti mortali sul lavoro che ha colpito Milano e Carpiano, insieme alle forti dichiarazioni di Maurizio Landini, ci impone una seria riflessione. Non possiamo più accettare che la sicurezza dei lavoratori sia sacrificata sull’altare del profitto. È necessario un cambio di mentalità radicale, che ponga al centro la dignità e la protezione della vita umana. Le istituzioni, le aziende e i sindacati devono collaborare per implementare misure di prevenzione più efficaci, investire nella formazione e garantire controlli rigorosi. Solo così potremo trasformare il dolore e la rabbia in un impegno concreto per un futuro in cui il lavoro non sia più sinonimo di pericolo e morte.
