Zelensky: “Non posso garantire la sicurezza dei leader a Mosca”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso serie preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei leader politici internazionali che intendono partecipare alla parata del 9 maggio a Mosca, in occasione dell’80° anniversario della vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale. In un’intervista con dei giornalisti, Zelensky ha dichiarato di “non poter garantire la sicurezza” degli ospiti di Vladimir Putin, paventando la possibilità che la Russia possa inscenare incidenti o attacchi per poi incolpare l’Ucraina.
Timori di provocazioni russe durante le celebrazioni
Zelensky ha specificato che “non si sa cosa la Russia intenda fare in quella data. Potrebbe prendere varie misure, come incendi o esplosioni, per poi accusare noi”. Queste dichiarazioni riflettono la crescente tensione tra i due paesi e la diffidenza del governo ucraino nei confronti delle intenzioni russe, soprattutto in un momento così simbolico come le celebrazioni della vittoria sovietica.
Zelensky rifiuta “atmosfera piacevole” per Putin e rilancia la proposta di tregua
Il presidente ucraino ha inoltre sottolineato di “non intendere giocare, creando un’atmosfera piacevole per permettere a Putin di uscire dall’isolamento il 9 maggio”. Zelensky ha ribadito la sua posizione ferma nei confronti del leader russo e ha rilanciato la proposta di una tregua di 30 giorni, un’iniziativa volta a favorire il dialogo e a cercare una soluzione pacifica al conflitto.
Chi parteciperà alla parata della vittoria a Mosca?
Quest’anno, si prevede la partecipazione di leader di circa 20 paesi alla parata della vittoria a Mosca. Tra questi, spiccano il presidente cinese Xi Jinping e il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, oltre ai leader dei tradizionali alleati di Mosca, come Kazakistan, Bielorussia, Cuba e Venezuela. La presenza di questi leader sottolinea l’importanza geopolitica dell’evento e le complesse dinamiche internazionali in gioco.
Implicazioni delle dichiarazioni di Zelensky
Le dichiarazioni di Zelensky sollevano interrogativi cruciali sulla stabilità e la sicurezza internazionale. La sua allerta mette in guardia i leader mondiali sui rischi potenziali di partecipare a eventi pubblici a Mosca, evidenziando la profonda sfiducia tra Ucraina e Russia. La proposta di una tregua di 30 giorni, sebbene lodevole, appare difficile da realizzare nel clima attuale di ostilità. La presenza di leader internazionali alla parata potrebbe essere interpretata come un segnale di sostegno a Putin, complicando ulteriormente gli sforzi diplomatici per una risoluzione pacifica del conflitto.
