L’annuncio dell’arcivescovo di Palmas
Pedro Brito, arcivescovo di Palmas, nell’Amazzonia brasiliana, ha rivelato che il successore di Papa Francesco sarà invitato alla Cop30, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà a novembre a Belém, capoluogo amazzonico. Brito ha sottolineato l’importanza della partecipazione del prossimo Pontefice per dare continuità all’impegno di Francesco nella difesa dell’ambiente.
Un invito per la continuità
Secondo l’arcivescovo, è fondamentale che il prossimo leader della Chiesa cattolica mantenga la “dottrina” lasciata da Papa Bergoglio sulla “questione ecologica e sulla crisi ambientale”. Questo invito rappresenta un segnale forte della volontà di proseguire il lavoro iniziato da Francesco, che ha posto la tutela del creato al centro del suo pontificato.
L’impegno della Chiesa in Amazzonia
Brito, che ha partecipato al Sinodo sull’Amazzonia nel 2019 in Vaticano, ha evidenziato come il pensiero di Papa Francesco sia già stato integrato nel lavoro pastorale nella foresta brasiliana. “Noi che viviamo in Amazzonia abbiamo prodotto un documento didattico ufficiale con temi” legati alla difesa dell’ambiente, ha affermato l’arcivescovo, sottolineando l’importanza di un approccio educativo e pratico alla questione ambientale.
L’invito formale a Papa Francesco
I “vescovi dell’Amazzonia” avevano già invitato Papa Francesco a recarsi a Belém il prossimo novembre, in occasione del vertice dell’Onu sul clima. L’invito al suo successore rappresenta quindi una prosecuzione di questo impegno, con la speranza di vedere un leader della Chiesa cattolica presente a un evento cruciale per il futuro del pianeta.
La Cop30 a Belém: un evento chiave
La Cop30, che si terrà a Belém, rappresenta un momento cruciale per la discussione e l’attuazione di politiche volte a contrastare i cambiamenti climatici. La scelta di una città amazzonica come sede sottolinea l’importanza della regione nella lotta contro il riscaldamento globale e la necessità di proteggere la sua biodiversità.
Un segnale di speranza e responsabilità
L’invito al successore di Papa Francesco alla Cop30 è un segnale di speranza e responsabilità. La presenza del leader della Chiesa cattolica potrebbe dare un impulso significativo alle discussioni e alle decisioni che verranno prese a Belém. La continuità nell’impegno per l’ambiente è fondamentale per affrontare le sfide globali e garantire un futuro sostenibile per tutti.
