Un’idea nata dalla passione per la sostenibilità

Nel cuore del Veneto, precisamente a Vittorio Veneto, lo storico lanificio Bottoli sta riscrivendo le regole dell’alta moda, unendo lusso e sostenibilità in un connubio inedito. L’azienda, fondata nel lontano 1861, ha intrapreso un percorso innovativo, tingendo una parte della sua pregiata produzione di tessuti, tra cui il cashmere, con gli scarti dei fondi di caffè. Un’idea audace, nata dalla visione di Roberto Bottoli e portata avanti con entusiasmo dal figlio Ettore, direttore commerciale dell’azienda.

Il processo di tintura: una sfida vinta

La strada verso la realizzazione di questo progetto non è stata priva di ostacoli. Come racconta Ettore Bottoli, i primi tentativi di tingere cotone e lino si sono rivelati infruttuosi. Tuttavia, la tenacia e la perseveranza hanno premiato l’azienda quando il colore ha finalmente attecchito sulla lana e sul cashmere. Il processo di tintura, sebbene laborioso e inizialmente osteggiato dal tintore, è stato gradualmente industrializzato, trasformando un’idea pionieristica in un prodotto d’eccellenza.

Un’eccellenza apprezzata dai grandi marchi

Oggi, i tessuti tinti con il caffè del lanificio Bottoli sono richiesti dai più importanti marchi di moda a livello mondiale. Oltre alla collaborazione con Etro in Italia, l’azienda ha conquistato il mercato giapponese, dove Ettore Bottoli ha presentato il suo prodotto al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka. Lo stilista Junya Watanabe, colpito dalla creatività e dalla qualità dei tessuti Bottoli, ha dedicato una sfilata al padre di Ettore, Roberto, consolidando una partnership che dura ormai da due anni.

Un’azienda a ciclo completo e a chilometro zero

La filosofia del lanificio Bottoli si basa sulla qualità e sulla sostenibilità a 360 gradi. L’azienda opera a ciclo completo, dalla lavorazione della lana alla creazione del tessuto finale, garantendo il controllo su ogni fase del processo produttivo. La produzione è praticamente a chilometro zero, con i fondi di caffè provenienti dalla torrefazione locale Dersut. Un approccio che testimonia l’impegno dell’azienda verso la riduzione dell’impatto ambientale e la valorizzazione del territorio.

La lana naturale: una scommessa vincente

L’attenzione del lanificio Bottoli alla sostenibilità non è una novità degli ultimi anni. Già negli anni Duemila, l’azienda aveva iniziato a utilizzare lana priva di tinture, nel solo colore del vello della pecora, un’idea pionieristica di Roberto Bottoli. Oggi, i tessuti naturali rappresentano il 65% del business dell’azienda, dimostrando che la scommessa sulla sostenibilità è stata ampiamente vinta.

Un esempio di innovazione sostenibile

Il caso del lanificio Bottoli rappresenta un esempio virtuoso di come l’innovazione e la sostenibilità possano convivere nel settore della moda. L’azienda ha saputo trasformare uno scarto in una risorsa, creando un prodotto unico e apprezzato a livello internazionale. Un modello da seguire per un futuro più sostenibile e consapevole.

Di davinci

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