Presidio di protesta a Pavia
Un gruppo di amiche di Andreea Mihaela Antochi, la 30enne di origine romena morta durante il parto insieme al bambino che portava in grembo, si è ritrovato oggi davanti all’ingresso del Policlinico San Matteo di Pavia. Un presidio per esprimere vicinanza a Florin Catalin Lovin, il marito della donna che in pochi minuti ha perso la moglie e il figlio tanto atteso, ma anche per protestare per una tragedia che dovrà essere chiarita dall’inchiesta della Procura.
Le partecipanti alla manifestazione, organizzata con un passa parola via social, hanno acceso candele in memoria di Andreea e di suo figlio Sasha Andrei. Ma sono stati esposti anche cartelli con scritte di protesta: “Nelle vostre mani dovremmo sentirci sicure, ma non lo siamo!!!”; “Una donna deve avere il diritto di partorire come vuole!”; “Dobbiamo aver paura anche ad avere dei figli?!”.
La tragedia ha scosso la comunità e ha suscitato un’ondata di dolore e indignazione. Le amiche di Andreea, con il loro presidio, hanno voluto dare voce al loro dolore e alla loro rabbia, chiedendo giustizia per la loro amica e per il suo bambino.
L’inchiesta della Procura
Sul fronte giudiziario si attende l’esito dell’autopsia sui corpi della mamma e del suo bambino. Il fascicolo contro ignoti è stato aperto dalla Procura di Pavia con le ipotesi di reato di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. E’ stata acquisita tutta la documentazione sanitaria sul caso.
La Procura di Pavia sta indagando per chiarire le cause della tragedia e per accertare eventuali responsabilità. L’autopsia sui corpi di Andreea e del suo bambino sarà fondamentale per ricostruire la dinamica degli eventi e per comprendere le cause del decesso. La Procura ha già acquisito tutta la documentazione sanitaria relativa al caso, che sarà analizzata con attenzione per individuare eventuali anomalie o negligenze.
La tragedia del parto e il diritto alla salute
La morte di Andreea Antochi durante il parto è una tragedia che ci ricorda l’importanza del diritto alla salute e alla sicurezza per le donne in gravidanza e durante il parto. È fondamentale che le donne si sentano sicure e protette durante questa fase delicata della loro vita, e che il sistema sanitario offra loro le migliori cure possibili. È necessario che le autorità competenti facciano luce su quanto accaduto e che prendano provvedimenti per garantire che tragedie come questa non si ripetano in futuro.