Un viaggio nella memoria di Gloria
Andrés Felipe Solano, selezionato da Granta tra i 22 migliori giovani narratori in lingua spagnola, ci presenta con “Gloria” un memoir unico e profondo che esplora il rapporto tra un figlio e la sua madre. Il libro non racconta la vita di Gloria in modo cronologico, ma piuttosto attraverso un intreccio di ricordi reali e immaginari, in un viaggio che si snoda tra la Colombia e New York, tra il passato e il presente.
Solano, nato a Bogotà nel 1977 e da oltre dieci anni residente a Seul con la moglie, si è ispirato a un giorno particolare nella vita di Gloria: l’11 aprile 1970, quando al Madison Square Garden di New York si tenne il concerto del suo idolo, il cantante argentino Sandro, mentre l’Apollo 11 si preparava al decollo. Il libro poi ripercorre il passato di Gloria, tornando al trauma del padre assassinato in Colombia quando lei aveva tre anni, un evento che ha segnato profondamente la sua vita.
Un’esplorazione del tema materno nella letteratura
Solano sottolinea come scrivere della propria madre sia un grande tema letterario, citando autori come Albert Cohen, Natalia Ginzburg e Jorge Luis Borges. Il memoir diventa un’occasione per esplorare l’influenza della figura materna sulla vita e sulla scrittura, un tema che attraversa la letteratura in diverse forme e sfumature.
“Si può scrivere direttamente della madre oppure non citarla, ma comunque in qualche modo se ne sta parlando”, afferma Solano, aggiungendo che anche Borges, che ha vissuto con la madre per tutta la vita, le ha dedicato le sue opere più importanti, pur non affrontando direttamente il tema della maternità.
La costruzione del racconto: realtà e immaginazione
Solano ha costruito il suo memoir attraverso un processo di interviste, scambio di messaggi vocali e consultazione del diario di sua madre. Il libro è un intreccio di ricordi reali e immaginari, un viaggio che si snoda tra la Colombia e New York, tra il passato e il presente. “I ricordi si sono a un certo punto combinati in un modo sorprendente e sono felice che non si sappia più bene che cosa sia vero e che cosa non lo sia”, afferma l’autore.
Solano ha voluto che sua madre leggesse il libro, per poter condividere con lei questo viaggio nella memoria. “Un po’ in contrapposizione alla conversazione forzosamente interrotta di Gloria con suo padre che è stato ammazzato quando lei aveva tre anni”, conclude l’autore.
Un’opera che continua a vivere
“Gloria” è un libro che continua a vivere nella mente dell’autore. “Anche se il libro è pubblicato, rimarrà nella mia testa per tantissimo tempo. Credo che nel momento in cui dovrò affrontare la morte di mia madre è molto probabile che questa storia ritornerà e che Gloria camminerà per le strade di New York ancora a lungo”, afferma Solano.
Il memoir di Solano è un’opera che invita alla riflessione sulla memoria, sull’immaginazione e sul legame tra un figlio e la sua madre. Un viaggio emozionante che ci accompagna in un mondo di ricordi e di emozioni, dove la realtà e la finzione si intrecciano in un modo sorprendente.
Un’esplorazione intima e universale
‘Gloria’ è un libro che va oltre la semplice narrazione di una storia personale. L’opera di Solano ci invita a riflettere sul tema universale del rapporto tra madre e figlio, sulla memoria e sull’immaginazione. Il suo stile di scrittura, ricco di dettagli e di emozioni, ci coinvolge profondamente e ci fa sentire parte di questo viaggio intimo e profondo.