Crollo dei Rendimenti e Preoccupazioni per la Deflazione
I rendimenti sui titoli di Stato cinesi sono crollati a livelli che ricordano la crisi finanziaria globale del 2008, con gli investitori che scommettono su un ulteriore allentamento monetario da parte della banca centrale cinese per contrastare la debole domanda interna. Il rendimento sui titoli a un anno è sceso allo 0,92%, il minimo dal 2009, mentre il decennio ha perso 0,03 punti percentuali all’1,74%, scendendo al di sotto della soglia del 2% a inizio dicembre. Questa caduta dei rendimenti, che si accompagna a una corsa a comprare i titoli facendo salire i prezzi, è stata alimentata da diverse cause.
La banca centrale cinese ha annunciato stamani di mantenere invariati i tassi di base a uno e cinque anni, rinforzando le attese per ulteriori tagli nel 2025. Inoltre, i dati sulle vendite al dettaglio di novembre, inferiori alle previsioni, e i dati deludenti relativi alle importazioni, confermano la debolezza della domanda interna. Questo scenario ha acceso le preoccupazioni per una possibile crisi deflattiva in stile giapponese, con i mercati che si interrogano sulla capacità della Cina di contrastare la deflazione e di sostenere la crescita economica.
Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento a sette giorni in Cina è già all’1,5%, un segnale che la banca centrale sta già intervenendo per sostenere l’economia. Tuttavia, i mercati si aspettano ulteriori misure di allentamento monetario per contrastare la deflazione e rilanciare la crescita.
Le Cause del Crollo dei Rendimenti
Il crollo dei rendimenti sui titoli di Stato cinesi è stato alimentato da diversi fattori, tra cui la debolezza della domanda interna, l’annuncio della banca centrale cinese di mantenere invariati i tassi di base e i dati deludenti sulle vendite al dettaglio e sulle importazioni.
La debolezza della domanda interna è un fattore chiave che sta spingendo la banca centrale cinese a considerare un ulteriore allentamento monetario. I dati sulle vendite al dettaglio e sulle importazioni di novembre, inferiori alle previsioni, confermano la debolezza della domanda interna, alimentando le preoccupazioni per una possibile crisi deflattiva in stile giapponese. La deflazione è una situazione in cui i prezzi dei beni e dei servizi diminuiscono, con conseguenze negative per l’economia, come la riduzione degli investimenti e dei consumi.
L’annuncio della banca centrale cinese di mantenere invariati i tassi di base a uno e cinque anni, pur rinforzando le attese per ulteriori tagli nel 2025, ha contribuito a far scendere i rendimenti. Gli investitori si aspettano che la banca centrale cinese adotti misure di allentamento monetario per sostenere l’economia e contrastare la deflazione, come l’abbassamento dei tassi di interesse o l’aumento della liquidità nel sistema bancario.
Il Rischio Deflazione e le Implicazioni per l’Economia Globale
Il crollo dei rendimenti sui titoli di Stato cinesi e le preoccupazioni per la deflazione sollevano interrogativi sulle prospettive economiche della Cina e sulle implicazioni per l’economia globale. La Cina è una delle maggiori economie del mondo e il suo andamento economico ha un impatto significativo sulle altre economie. Una crisi deflattiva in Cina potrebbe avere ripercussioni negative sull’economia globale, con conseguenze per la crescita economica, il commercio internazionale e la stabilità finanziaria.