L’allarme di Scaroni e Azzi sulla pirateria e la pubblicità del betting
Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, e il Ceo di DAZN, Stefano Azzi, hanno lanciato un forte allarme sulla piaga della pirateria nel mondo del calcio e sulla proibizione della pubblicità del betting in Italia. Entrambi hanno sottolineato la necessità di un’azione più incisiva da parte delle autorità per contrastare questi fenomeni che minacciano la sostenibilità economica del calcio.
Scaroni, durante un panel ad Atreju, ha affermato che l’Italia ha una legge contro la pirateria che potrebbe essere la migliore in Europa, ma che la sua applicazione è carente. “Avere la legge migliore inapplicata è inutile”, ha sottolineato, sollecitando un intervento deciso da parte della magistratura e della guardia di finanza.
Azzi ha condiviso questa preoccupazione, evidenziando come il futuro del calcio dipenda dalla crescita dei ricavi e che la pirateria rappresenta un ostacolo significativo. “Oggi, infatti, ci sono 4 milioni di italiani che utilizzano forme di abbonamento alla pirateria”, ha dichiarato, sottolineando come il problema sia trascurato da tempo. Azzi ha anche sottolineato l’eccellenza del quadro regolatorio italiano in materia di pirateria, ma ha evidenziato la necessità di un’azione più incisiva sul cliente finale, non solo su chi distribuisce i contenuti piratati.
La proibizione della pubblicità del betting nel calcio
Scaroni ha anche criticato la proibizione della pubblicità del betting nel calcio, un’iniziativa nata con il decreto dignità. “L’Italia è l’unico paese europeo che proibisce questo genere di spot nel calcio”, ha affermato, evidenziando come questa proibizione comporti un costo di almeno 100 milioni di euro. Scaroni ha espresso anche la sua incomprensione per la mancata partecipazione dell’Italia alle entrate delle scommesse sul calcio.
Il futuro del calcio italiano in gioco
La denuncia di Scaroni e Azzi solleva un tema cruciale per il futuro del calcio italiano. La pirateria e la proibizione della pubblicità del betting rappresentano due ostacoli importanti per la crescita economica del settore. L’azione incisiva da parte delle autorità è fondamentale per contrastare questi fenomeni e garantire la sostenibilità del calcio italiano. La mancanza di un’azione efficace rischia di compromettere il futuro di un settore che rappresenta un importante volano per l’economia del Paese.