Il Mercato dei Diritti di Traduzione: Un Panorama In Chiaro-Scuro
L’analisi dell’Osservatorio sui diritti dell’Associazione Italiana Editori (AIE) rivela un panorama del mercato dei diritti di traduzione all’estero contraddistinto da una disparità tra grandi e piccoli editori. Se da un lato l’effetto Buchmesse ha contribuito ad accrescere l’interesse per la vendita di diritti all’estero, dall’altro il mercato resta dominato dai gruppi editoriali e dai grandi editori, che registrano una media di 34 contratti all’anno, a fronte dei 3 contratti dei piccoli editori.
Questo divario si riflette anche nei dati di vendita: il 18% delle vendite nel 2023 è stato realizzato da case editrici con un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro, mentre il 92% degli editori con un fatturato superiore ai 5 milioni di euro o appartenenti a gruppi editoriali ha venduto diritti di traduzione all’estero.
Nonostante le difficoltà, i piccoli editori hanno saputo ritagliarsi fette di mercato più grandi in settori specifici, come i libri religiosi (72% delle vendite), i libri per bambini e ragazzi (32%) e i libri d’arte e illustrati (19%). Le aree geografiche in cui questi editori sono più forti sono il Pacifico (60% dei contratti), il Sud America (26%) e l’Asia (26%).
Il Ruolo dei Fondi Pubblici e le Sfide per il Futuro
Il sistema pubblico di sostegno alle traduzioni, attraverso i bandi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Centro per il libro e la lettura, ha finanziato nel 2023 546 traduzioni di titoli italiani all’estero, con un incremento rispetto agli anni precedenti. Il 61% delle traduzioni finanziate riguarda romanzi, il 21% saggistica, il 16% libri per bambini e ragazzi e il 2% fumetti.
I dati dimostrano che i fondi pubblici sono stati utilizzati in modo efficace per sostenere la vendita di diritti all’estero, in particolare per i piccoli editori, che hanno beneficiato del 52% dei finanziamenti. Tuttavia, il presidente del Gruppo Piccoli editori di AIE, Lorenzo Armando, sottolinea la necessità di superare gli ostacoli che rendono difficile l’internazionalizzazione per i piccoli editori, come le economie di scala.
L’Italia Ospite d’Onore 2024 alla Fiera del Libro di Francoforte ha contribuito a dare una rinnovata visibilità alla nostra editoria, ma è importante sfruttare al massimo tutti gli strumenti che consentano al nostro Paese di crescere sui mercati internazionali. Il direttore di AIE, Fabio Del Giudice, sottolinea l’importanza del sistema pubblico di sostegno alle traduzioni, che può e deve essere migliorato per raggiungere risultati ancora più significativi.
Un’Opportunità per Crescere
La Buchmesse ha dimostrato l’interesse crescente dell’industria editoriale italiana per le opportunità all’estero. Il sistema pubblico di sostegno alle traduzioni sta mostrando un’efficacia crescente, ma è necessario lavorare per superare le disparità tra grandi e piccoli editori. Incoraggiare l’internazionalizzazione dei piccoli editori, con iniziative come le collettive all’estero e i bandi per le traduzioni, potrebbe contribuire a creare un mercato più equo e diversificato, valorizzando il talento e la creatività di tutti gli editori. La sfida è quella di trasformare l’interesse in risultati concreti, sfruttando al massimo le opportunità offerte dal sistema pubblico e dalle iniziative internazionali.