La polemica e la rettifica
La fiera Più Libri Più Liberi, in memoria di Giulia Cecchettin, è stata al centro di una polemica per la partecipazione del filosofo Leonardo Caffo, sotto processo per maltrattamenti e lesioni alla sua ex compagna. La curatrice del programma, Chiara Valerio, ha annunciato la decisione di mettere a disposizione la sala inizialmente prevista per Caffo a centri antiviolenza e associazioni che si battono contro la violenza di genere. “Abbiamo sbagliato e ferito oltre le nostre intenzioni e ci scusiamo”, si legge in una nota di Più Libri Più Liberi, postata su Facebook da Chiara Valerio. “La fiera mette a disposizione queste sale per i centri antiviolenza, le associazioni, i gruppi e le singole persone che vogliono contribuire alla discussione contro la violenza di genere. Tra queste anche la sala inizialmente prevista per Anarchia di Leonardo Caffo verrà messa a disposizione”.
Un gesto di responsabilità
La decisione di Più Libri Più Liberi è stata accolta con favore da molti, che hanno visto in essa un gesto di responsabilità e di attenzione alla lotta contro la violenza di genere. La fiera ha dimostrato di essere sensibile alle critiche e di voler rimediare all’errore commesso. L’iniziativa di mettere a disposizione la sala a centri antiviolenza e associazioni è un segnale importante, che dimostra la volontà di Più Libri Più Liberi di contribuire alla lotta contro la violenza di genere.
Un momento di riflessione
La vicenda di Leonardo Caffo e la reazione di Più Libri Più Liberi rappresentano un momento di riflessione importante per il mondo culturale. La fiera ha dimostrato che è necessario prestare attenzione alla lotta contro la violenza di genere e che è importante dare voce a chi ne è vittima. La decisione di mettere a disposizione la sala a centri antiviolenza e associazioni è un passo in avanti nella giusta direzione.
Considerazioni personali
La vicenda di Caffo ha sollevato un dibattito importante sulla responsabilità degli intellettuali e sulla necessità di dare voce a chi è vittima di violenza. La decisione di Più Libri Più Liberi di mettere a disposizione la sala a centri antiviolenza e associazioni è un segnale positivo, che dimostra la sensibilità della fiera verso il problema della violenza di genere. È importante che il mondo culturale si impegni a combattere questo fenomeno e a dare voce a chi ne è vittima. La fiera ha dimostrato di essere sensibile a questo problema e di voler contribuire alla lotta contro la violenza di genere.