Abodi: “Equilibrio tra autonomia e regole”
Il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi ha sottolineato la necessità di trovare un punto di equilibrio tra autonomia e regole per il calcio italiano, in vista della riforma dello statuto. In un incontro al Viminale con Gabriele Gravina, presidente Figc, e Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, si è discusso del tema del razzismo e del possibile utilizzo della tecnologia negli stadi.
“Bisogna trovare un punto di equilibrio tra ciò che è stato immaginato e ciò che viene ancora richiesto”, ha affermato Abodi, aggiungendo che “il tempo è poco ma ancora c’è margine per trovare un equilibrio che non deve avere né vinti né vincitori. Deve esserci un solo vincitore, che deve essere il sistema che ha bisogno di serenità, di una adeguata rappresentanza oltre che di regole di governo che consentano di rispettare questo principio dell’autonomia che è stato promesso”.
In vista dell’assemblea statutaria del prossimo 4 novembre, Abodi si augura che ci sia la volontà di “saper accogliere con equilibrio le indicazioni della norma dello Stato. All’autonomia del calcio è affidata la responsabilità dell’attuazione e mi sembra che qualche ragionamento, senza esagerare e senza esasperare, si possa e si debba ancora fare”.
Tavolo tecnico per la riforma dello statuto
Il ministro ha inoltre sottolineato l’importanza di un tavolo tecnico che si riunirà ogni settimana per arrivare entro fine anno ad affrontare alcune macro tematiche: l’eventuale intervento legislativo per migliorare il sistema, la definizione definitiva dell’utilizzo della tecnologia negli stadi e una collaborazione più stretta con i club.
“Un pacchetto di iniziative che si associano alle attività investigative della polizia giudiziaria che riguardano temi emersi a Milano ma che sono presenti anche altrove”, ha concluso Abodi.
Un equilibrio delicato
La ricerca di un equilibrio tra autonomia e regole è un tema centrale per il futuro del calcio italiano. Da un lato, l’autonomia è fondamentale per garantire la flessibilità e la capacità di adattamento del sistema; dall’altro, la presenza di regole chiare e condivise è necessaria per garantire la trasparenza, l’equità e la sicurezza del gioco. Trovare il punto di equilibrio giusto sarà fondamentale per il successo della riforma dello statuto e per la crescita del calcio italiano.