Open Arms ribadisce la propria versione dei fatti
Oscar Camps, fondatore di Open Arms, ha rilasciato una dichiarazione in seguito all’udienza del processo a Matteo Salvini a Palermo. Camps ha ribadito la propria versione dei fatti, affermando che la Procura ha le dichiarazioni di Open Arms a supporto della propria ricostruzione. “Noi siamo sereni: la Procura ha le nostre dichiarazioni e la sua ricostruzione corrisponde pienamente a quanto abbiamo sempre sostenuto”, ha detto Camps nel video pubblicato sui canali social di Open Arms.
Critiche alle politiche migratorie attuali
Camps ha anche espresso preoccupazione per le politiche migratorie attuali, definendole “gestite in modo emotivo”. Come esempio ha citato il tentativo di deportare migranti in Albania, fermato dalla giustizia. “Queste pratiche non fanno altro che ignorare i diritti umani fondamentali”, ha affermato Camps.
L’impegno di Open Arms per i diritti umani
Camps ha ricordato che sono passati cinque anni dalla Missione 65, durante la quale Open Arms fu protagonista di un salvataggio di migranti in mare. “Sono passati cinque anni dalla Missione 65, ma non ci siamo mai arresi”, ha detto Camps. “Abbiamo lottato per ristabilire la verità e per chiedere il rispetto dei diritti umani, costituendoci parte civile. Ora aspettiamo il giudizio finale.”
L’importanza del rispetto dei diritti umani
La vicenda di Open Arms e il processo a Matteo Salvini mettono in luce l’importanza del rispetto dei diritti umani e della necessità di politiche migratorie basate su principi di equità e solidarietà. È fondamentale che la giustizia faccia il suo corso e che le decisioni siano prese in base ai fatti e al rispetto delle leggi internazionali. La difesa dei diritti umani è un valore fondamentale che non può essere ignorato, soprattutto in un contesto di crescente mobilità umana.