Sicurezza massima allo stadio
Il Bluenergy Stadium di Udine è stato blindato per la partita di qualificazione ai Mondiali di calcio tra Italia e Israele. Fin dalle 17.30, il personale di servizio e 450 steward hanno avviato controlli antiterrorismo su ogni veicolo e ogni persona che si avvicina allo stadio. Nessuno è esente da verifiche stringenti, con controlli di ogni vano del veicolo, borsa e oggetti personali.
La zona pedonale è stata delimitata da enormi dissuasori per impedire l’arrivo di veicoli. Il clima fuori dallo stadio è comunque festoso, con centinaia di bambini e famiglie che attendono il loro turno per entrare.
Protesta pro Palestina
Circa duemila manifestanti pro Palestina hanno sfilato per le vie di Udine in segno di protesta contro la partita. Il corteo, lontano dallo stadio, ha sfilato con cori che chiedevano la ‘Palestina libera’ e critiche a Biden, Netanyahu e al patrocinio dell’evento da parte di Regione e Comune di Udine.
Il corteo ha superato palazzo d’Aronco, sede del Municipio, presidiato dalla polizia in tenuta antisommossa, e si sta dirigendo verso piazza XX settembre. Durante la sfilata si è verificata una lite tra alcuni giovani, risolta dagli steward che accompagnano il corteo.
Il sindaco di Udine: “L’evento sportivo è diventato un’occasione per ribadire l’importanza della pace”
Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha espresso il desiderio che l’evento sportivo sia esente da incidenti e ha sottolineato l’importanza della manifestazione pro Palestina, auspicando che si concluda senza scontri o infiltrati.
De Toni ha aggiunto che l’evento sportivo è diventato un’occasione per ribadire l’importanza della pace e che il 28 ottobre si terrà un evento a cui parteciperanno autorità politiche, sportive, religiose ed economiche per ribadire il loro impegno per la pace. Il sindaco ha espresso la speranza che il presidente Gravina, che non sarà presente il 28 ottobre per precedenti impegni, mandi un rappresentante a rappresentare la sua istituzione.
Un’occasione per la pace?
La partita di calcio Italia-Israele a Udine si è trasformata in un’occasione per affrontare il tema della pace e del conflitto israelo-palestinese. La presenza di una manifestazione pro Palestina, pur con le tensioni e le critiche al patrocinio dell’evento, dimostra la sensibilità di un’ampia parte della popolazione nei confronti della questione. Sarà interessante vedere se l’evento sportivo e le iniziative previste per il 28 ottobre riusciranno a promuovere un dialogo costruttivo e a favorire la pace.