Un Festival dedicato al dialogo tra le arti
“Spirito del Tempo / Teatri del suono d’oggi”, il festival ideato dalla flautista Laura Faoro, torna a Milano con la sua terza edizione, un viaggio sinestetico alla scoperta delle nuove frontiere del dialogo tra le arti. La kermesse, intitolata “Suoni e Parole: da Beckett a Bussotti – In Media Stat virtus”, si sviluppa in quattro serate tra il 6 e il 22 ottobre, proponendo un’esperienza immersiva che attraversa diverse forme di espressione artistica, incrociando musica contemporanea, danza, performance e teatro con i media della televisione, radio e cinema.
Il festival si concentra su due grandi sperimentatori visionari, moderni e surreali: Samuel Beckett e Sylvano Bussotti. Entrambi, con la loro apertura creativa a tutti i mezzi espressivi dell’oggi e della cultura di massa, hanno aperto le vie della contemporaneità. “Spirito del Tempo” celebra il loro lascito, esplorando il loro impatto sulla cultura contemporanea e il loro ruolo nella creazione di nuovi linguaggi artistici.
Un viaggio attraverso i media
Il festival si articola in quattro serate dedicate a diverse forme di espressione artistica, ognuna con un focus specifico su un medium particolare:
- Teatro: La prima serata, il 6 e 7 ottobre al Franco Parenti, presenta “Camera d’Aria – Beckett & Kagel & Magritte … riti d’arte per onironauti contemporanei”, un testo originale di Laura Faoro, per la prima volta in veste di drammaturga, regista e co-protagonista.
- Concerto: Il 14 ottobre alla Fabbrica del Vapore, il recital “WHAT IS THE WORD. Mirlitonnades (Filastroccate)” propone un concerto in una formula allargata che include l’uso del video.
- Radio: Il 16 ottobre all’Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare, “A Cruda Voce” propone selezioni da tre registrazioni di radiodrammi quasi dimenticate.
- Cinema: La quarta ed ultima serata, il 22 ottobre al Cinemino, storica sala milanese d’essai, è dedicata al cinema di Sylvano Bussotti o da lui ispirato.
Il festival si arricchisce con la collaborazione delle Teche Rai, che mettono a disposizione contributi inediti o dimenticati, come i singolari Cinegiornali di Sylvano Bussotti, intervistatore di personaggi glamour dell’epoca come Maurizio Costanzo, Patty Pravo, Moira Orfei, Moana Pozzi e molti altri.
Un’occasione per riscoprire la sperimentazione italiana
“Spirito del Tempo” rappresenta un’occasione unica per riscoprire la sperimentazione italiana, un patrimonio culturale spesso dimenticato. Il festival si propone di riportare alla luce opere e artisti che hanno contribuito a plasmare la cultura europea, con un focus particolare sulla sperimentazione di Beckett e Bussotti. L’utilizzo di materiali d’archivio delle Teche Rai offre una prospettiva inedita sulla storia della cultura italiana, evidenziando l’influenza della sperimentazione italiana nel panorama culturale europeo.
Il festival “Spirito del Tempo” è un’iniziativa importante per la promozione della cultura contemporanea, con un focus particolare sulla musica e le arti performative. La scelta di luoghi diversi per le quattro serate del festival, tra cui il Franco Parenti, la Fabbrica del Vapore, l’Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare e il Cinemino, dimostra la volontà di creare un’esperienza immersiva e coinvolgente per il pubblico, offrendo una panoramica completa del panorama artistico contemporaneo.
Un’esperienza culturale multiforme
“Spirito del Tempo” è un festival che si distingue per la sua capacità di unire diverse forme di espressione artistica, creando un’esperienza culturale multiforme e coinvolgente. L’idea di incrociare musica, teatro, cinema, radio e performance, con un focus su due grandi sperimentatori come Beckett e Bussotti, offre al pubblico un’opportunità unica di esplorare le nuove frontiere del dialogo tra le arti, aprendo nuove prospettive sulla cultura contemporanea.