La Commissione Europea: un nuovo ruolo per Palazzo Berlaymont
La nuova Commissione Europea, guidata da Ursula von der Leyen, sembra destinata a giocare un ruolo più importante rispetto al passato. Mai un presidente della Commissione ha potenzialmente avuto tanto potere, soprattutto in un momento in cui i tradizionali Paesi guida come Francia e Germania appaiono indeboliti da crisi interne e dalla crescita di movimenti populisti e nazionalisti. C’è la sensazione che Palazzo Berlaymont, la sede dell’esecutivo europeo a Bruxelles, potrebbe avere un ruolo che raramente ha avuto in passato. Questo al di là dei meriti o dei demeriti della von der Leyen, che rimane una politica controversa e criticata da diversi partiti, anche tra gli alleati della sua maggioranza politica.
Il monito di Mario Draghi e le sfide per l’Europa
Il monito europeista di Mario Draghi, che ha richiamato i leader della Vecchia Europa alle loro responsabilità in un momento storico decisivo per il futuro della Nuova Europa, riecheggia con forza nei corridoi europei. Servono decisioni forti e tempestive per evitare che l’Ue diventi “improvvisamente povera e sottomessa agli altri” e poi col tempo “inesorabilmente un posto meno prospero, meno equo, meno sicuro” per diventare “di conseguenza meno liberi di scegliere il nostro destino”. Mentre due guerre continuano a infiammarsi ai confini dell’Europa, sul fianco est e in un Mediterraneo sempre più strategico, l’Ue si trova padrona del proprio futuro.
Il coraggio di Ursula von der Leyen
Ursula von der Leyen, mai amata profondamente in alcune cancellerie europee, ha avuto il merito di giocarsi tutte le carte a disposizione, andando dritta per la sua strada, senza guardare in faccia a nessuno. Non è stato un accordo quello con Macron sulle dimissioni di Breton. La presidente della Commissione ha costretto il presidente francese ad un passo indietro su un commissario con il quale non c’è mai stato feeling. È andata al braccio di ferro con i partiti che l’hanno sostenuta convinta che quella che lei considera la destra moderata di Ecr possa avere un ruolo in futuro. Ha voluto una vice presidenza esecutiva per Raffaele Fitto perché “l’Italia è un Paese molto importante”. Adesso c’è da vedere se socialisti, liberali e verdi vorranno fargliela pagare negli “esami” che i commissari dovranno affrontare al Parlamento europeo. Potrebbe non esser facile per Ursula e per alcuni dei suoi commissari ma bisogna rendere onore al coraggio mostrato dalla presidente.
La debolezza dei leader storici e le sfide per il futuro
La nuova forza della Commissione rende ancora più chiara la debolezza dei leader dei Paesi che storicamente guidano l’Europa. Macron e Scholz sono vittime delle crisi interne ai loro Paesi, alla crescita della estrema destra populista e nazionalista e all’incapacità di dare risposte concrete e chiare ai propri cittadini. Il compito che attende von der Leyen è da far tremare i polsi ed è tutto da dimostrare che la politica tedesca sia adeguata alle sfide che attendono l’Europa. Un’ispirazione importante può però venire da Mario Draghi che ha spiegato chiaramente come l’Ue si trovi davanti ad una curva della storia, davanti a un bivio: da un lato una convinta crescita e un destino comuni rinunciando anche a porzioni di sovranità nazionale, dall’altro il baratro di una inevitabile decadenza.
Le scelte cruciali per il futuro dell’Europa
Le scelte da fare sono chiare: difesa europea e costruzione di una politica estera condivisa, nuovo debito comune, velocizzazione del processo decisionale abbandonando progressivamente il voto all’unanimità per passare a quello a maggioranza, cooperazioni rafforzate, difesa strenua dei valori e dei principi democratici europei. Saranno in grado von der Leyen e i leader europei di fare questi passi? Dalle loro decisioni passa la scelta per la strada giusta di fronte al bivio che l’Europa deve affrontare.
Considerazioni personali
La nuova Commissione Europea sembra essere un punto di svolta per l’Unione Europea. La forte leadership di Ursula von der Leyen e la crescente consapevolezza delle sfide che l’Europa deve affrontare potrebbero portare a un cambiamento significativo nel panorama politico europeo. Tuttavia, è importante ricordare che il successo di questa nuova Commissione dipenderà dalla capacità di von der Leyen di lavorare in modo efficace con i leader degli Stati membri e di ottenere il sostegno necessario per attuare le riforme necessarie. Il futuro dell’Europa è in gioco e le decisioni che saranno prese nei prossimi mesi saranno cruciali per determinare il destino dell’Unione.