Fumata nera per la Lega B: Balata non riesce a ottenere il quorum
L’assemblea elettiva della Lega B si è conclusa con una fumata nera. Dopo cinque votazioni, un’assemblea spaccata e una pre-riunione informale di una parte dei club, la Lega B non ha un nuovo presidente. Il presidente uscente Mauro Balata non è riuscito a ottenere il quorum necessario per la sua riconferma, non superando mai il limite di undici voti su venti. L’assemblea ha quindi deciso di rinviare le elezioni al 9-10 ottobre, in prima e seconda convocazione.
La giornata di oggi si è aperta con una riunione di un gruppo cospicuo di società, tra cui Palermo, Bari, Cremonese, Reggiana e Sampdoria, che ha ritardato l’assemblea per trovare una strategia comune. L’obiettivo, poi ottenuto attraverso le votazioni a vuoto, era rinviare l’assemblea elettiva.
Poco dopo l’inizio della riunione, uno dei tre candidati, Beppe Dossena, ritira la propria candidatura, lasciando in lizza Mauro Balata e il manager Vittorio Veltroni. Si procede alle votazioni, che si susseguono per ben cinque turni. La prima votazione vede dieci voti a favore di Balata, otto schede bianche e una sola a Veltroni. Undici voti a favore di Balata nella seconda votazione, otto schede bianche. Dalla terza votazione, secondo statuto, sarebbero bastati 11 voti a favore di un candidato per arrivare alle elezioni del nuovo presidente, ma anche alla terza espressione di voto ci sono solo dieci club a favore di Balata. Alla quarta votazione, anche questa senza esito, ci sono stati 9 voti a favore di Balata, 9 bianche e 1 nulla. Alla quinta ed ultima votazione, otto i voti per Balata, dieci le schede bianche e una quella nulla.
La fumata nera ha evidenziato una spaccatura netta tra i club e un’atmosfera di incertezza. All’unanimità si è poi deciso di darsi appuntamento al 9-10 ottobre, con l’obiettivo di ritrovare compattezza e un candidato in grado di ottenere il consenso necessario.
Le cause della fumata nera: un consiglio direttivo in bilico?
Secondo alcune interpretazioni, la mancata elezione di Balata potrebbe essere dovuta alla composizione del consiglio direttivo, con un’eccessiva concentrazione di voti su alcune figure. Si parla di una sorta di prova di forza di Balata che non è stata ben vista da una parte dell’assemblea. La composizione del consiglio direttivo, con Cellino, Corradino, Fiorella, Langella, Merola, Michelini e Piccoli, potrebbe aver influenzato il voto, con un’eccessiva concentrazione di voti su alcune figure, rendendo difficile la formazione di una maggioranza stabile.
Il futuro della Lega B: un mese di incertezza
Il prossimo mese sarà decisivo per il futuro della Lega B. Da una parte si lavora per trovare un candidato credibile, dall’altra Balata cercherà di ricompattare l’assemblea per ottenere quel consenso che oggi è largamente mancato. Alla luce di oggi sembra difficile che Veltroni ripresenti la propria candidatura. Non è escluso però che si arrivi ad un altro nome e il termine ultimo per presentare una nuova candidatura è il 29 settembre, dieci giorni prima della nuova assemblea.
Un momento delicato per la Lega B
La mancata elezione del nuovo presidente della Lega B è un segnale di divisione e incertezza all’interno del campionato cadetto. La ricerca di un candidato in grado di unire l’assemblea e di guidare la Lega B verso un futuro stabile sarà una sfida complessa. Sarà importante che i club trovino un punto di incontro e un leader che possa rappresentare al meglio gli interessi di tutti.