Protesta e Espulsione
Un’accesa protesta ha scosso l’Assemblea capitolina, con la presidente Svetlana Celli (Pd) che ha chiesto il Daspo per il consigliere municipale Emanuele Licopodio, eletto con la Lega. L’episodio è avvenuto durante la seduta dell’Assemblea, quando Licopodio si è recato allo scranno di Celli per protestare, venendo trattenuto a braccia dai vigili urbani.
Celli ha quindi espulso Licopodio dall’Aula e sospeso la seduta. La presidente ha accusato il consigliere di aver tentato di bloccare la discussione con “toni e modalità inopportune e per nulla democratiche”, in un tentativo di intervenire su un argomento non iscritto all’ordine del giorno.
La versione di Celli
Secondo Celli, la richiesta di Licopodio era “irrituale” e non poteva essere accolta. La presidente ha spiegato di aver rimandato la decisione alla Conferenza dei capigruppo, già programmata per il pomeriggio, e di non aver negato la parola a nessuno.
“Le sedute dell’Assemblea Capitolina si svolgono in base a quanto stabilito dal regolamento e all’Ordine dei lavori approvato dalla Conferenza dei Capigruppo”, ha sottolineato Celli.
La presidente ha poi aggiunto: “Non credo che i problemi della città si possano discutere e risolvere con atti di forza e così teatrali, delegittimando in questo modo le Istituzioni e i suoi rappresentanti. E’ uno stile che non ci appartiene e che identifica solo chi ne è autore. E’ necessaria invece un’azione responsabile da parte di tutti favorendo la collaborazione istituzionale nel rispetto dei diversi ruoli.”
Il tema della carenza di personale
Celli ha infine annunciato che sarà calendarizzato prima possibile un Consiglio straordinario con la partecipazione di tutti i Municipi per affrontare il tema della carenza di personale nelle sedi municipali, un argomento che era stato discusso anche in capigruppo.
Solidarietà e reazioni
La presidente ha ringraziato i consiglieri e i cittadini che le hanno rivolto messaggi di solidarietà per quanto avvenuto.
L’episodio ha suscitato reazioni diverse, con alcuni che hanno condannato l’atteggiamento di Licopodio, mentre altri hanno espresso solidarietà al consigliere municipale.
La dialettica politica e il rispetto delle regole
L’episodio dell’Assemblea capitolina solleva un importante quesito sulla dialettica politica e il rispetto delle regole. È fondamentale che il dibattito politico si svolga in un clima di rispetto reciproco, senza ricorrere a metodi aggressivi o che ledano la dignità delle istituzioni. La richiesta di Daspo per Licopodio da parte della presidente Celli evidenzia la gravità dell’accaduto e la necessità di garantire un ambiente di lavoro sereno e produttivo per tutti i consiglieri.