Truffe online legate al blocco di X in Brasile
La Corte Suprema del Brasile (Stf) ha lanciato un allarme contro una truffa che sfrutta il blocco di X, il social network di Elon Musk, per inviare false multe ai suoi utenti. La truffa si basa sulla sanzione giornaliera di 50.000 reais (circa 8.081 euro) che pende su chiunque utilizzi X, anche tramite VPN, dopo il blocco imposto dal giudice Alexandre de Moraes.
I criminali informatici si spacciano per la Corte Suprema e inviano messaggi falsi su applicazioni di messaggistica come WhatsApp e email. I messaggi, che riportano il nome del giudice Moraes, avvertono di un “uso improprio della VPN per accedere a X” e includono un link che consente di generare una fattura e pagare la multa. Chi clicca sul link, ovviamente, viene derubato dei propri soldi.
La Corte Suprema ha dovuto dichiarare pubblicamente che non sta ancora riscuotendo multe tramite e-mail o messaggi di testo. “Eventuali pagamenti vengono ricevuti solo attraverso canali ufficiali”, ha specificato l’Stf.
La diffusione della truffa
La truffa sta prendendo piede in un momento in cui molti dei 22 milioni di utenti di X in Brasile discutono del blocco imposto al social network. I cybercriminali stanno approfittando di questa situazione per diffondere le loro false notifiche. La truffa si presenta in due modi: attraverso messaggi su WhatsApp e email. I messaggi WhatsApp contengono una falsa segnalazione di “uso improprio della VPN” e un link che porta a una pagina di pagamento fraudolenta. Le email, invece, contengono una falsa notifica e un link per accedere al documento della finta multa.
Un’opportunità per riflettere sulla sicurezza online
Questa vicenda evidenzia la necessità di essere sempre vigili e attenti quando si naviga online. I criminali informatici sono sempre alla ricerca di nuovi modi per truffare le persone, e in questo caso hanno sfruttato un evento di attualità per diffondere le loro false notifiche. È importante non cliccare su link sospetti e verificare sempre l’autenticità delle comunicazioni che riceviamo, soprattutto se provengono da enti pubblici.