Un ritorno alle origini: musica e talenti al centro
Il Festival di Sanremo 2025, sotto la direzione artistica di Carlo Conti, si prospetta come un ritorno alle origini. La “filosofia” dello show resta la stessa: musica, canzoni e la ricerca di nuovi talenti. Conti, alla sua quarta esperienza come direttore artistico e conduttore, ha però apportato alcune modifiche al regolamento, con l’obiettivo di rendere il Festival più trasparente e autentico. Il focus torna ad essere la musica, con un’attenzione particolare alla categoria delle Nuove Proposte, che tornano a competere in una categoria a parte, e un numero di Big ridotto a 24. La serata delle “Cover”, in cui i Campioni in gara interpretano un brano del repertorio italiano o internazionale, non influirà più sulla vittoria finale, ma determinerà solo la Cover vincitrice. Il meccanismo delle votazioni è stato modificato per rendere il processo più equo e trasparente. Il Televoto avrà un peso del 34%, la Giuria della Sala Stampa, Tv e Web del 33%, come quella della Giuria delle Radio. Inoltre, nella serata finale, i voti ottenuti dai 5 finalisti non saranno azzerati, ma si sommeranno a quelli delle serate precedenti, esclusa la serata Cover.
Un’organizzazione più rigida e centralizzata
Il nuovo regolamento prevede anche un’organizzazione più rigida e centralizzata. La Direzione Intrattenimento Prime Time ha istituito un ufficio dedicato all’organizzazione del Festival, composto da personale Rai, incaricato di gestire il progetto del 75° Festival della Canzone Italiana. Il Direttore Artistico avrà un ruolo centrale, con la responsabilità di “condividere l’impostazione editoriale e le relative scelte con la Direzione Intrattenimento Prime Time” e di prendere tutte le decisioni in merito all’organizzazione e realizzazione delle serate del Festival. La suddivisione degli artisti nelle serate, l’ordine di esecuzione delle canzoni e ogni decisione in merito all’organizzazione e realizzazione delle Serate di Sanremo 2025, spetta, su base esclusiva, al Direttore Artistico e a Rai.
Polemiche sull’opacità del processo decisionale
Il nuovo regolamento ha già suscitato alcune polemiche da parte dell’Afi, l’associazione che tutela l’industria discografica italiana. L’Associazione ha criticato l’opacità del processo decisionale, evidenziando la “consueta impossibilità per le categorie di presentare osservazioni” e lamentando che il regolamento sia stato ricevuto solo 30 minuti prima della pubblicazione ufficiale sul sito della Rai. L’Afi ha ironizzato sulla situazione, affermando che “cambiano i direttori ma non la direzione”.
Un Festival che guarda al futuro
Nonostante le polemiche, il nuovo regolamento del Festival di Sanremo 2025 rappresenta un tentativo di rilanciare la kermesse, rimettendola al centro del dibattito culturale e musicale italiano. La scelta di tornare alle origini, con un focus sulla musica e la ricerca di talenti, e di rafforzare l’organizzazione del Festival, potrebbe essere una mossa vincente per il futuro della kermesse.
Il futuro di Sanremo
Il nuovo regolamento di Sanremo 2025 rappresenta un tentativo di rilancio della kermesse, che negli ultimi anni ha visto un calo di ascolti e di interesse da parte del pubblico. La scelta di tornare alle origini, con un focus sulla musica e la ricerca di talenti, potrebbe essere una mossa vincente per il futuro del Festival. Tuttavia, resta da vedere se il nuovo regolamento sarà in grado di rispondere alle esigenze del pubblico e di riportare Sanremo al suo antico splendore.