Mercati in attesa di Jackson Hole
I mercati azionari europei si sono mossi con cautela in vista del vertice di Jackson Hole, con gli investitori in attesa di segnali concreti dalle banche centrali sulla politica di riduzione dei tassi. La speranza è che il vertice, che si terrà dal 24 al 26 agosto, porti chiarezza sulle future decisioni in materia di politica monetaria, soprattutto da parte della Federal Reserve americana.
In questo clima di incertezza, la Borsa di Milano si è distinta come la migliore in Europa, con l’indice Ftse Mib che ha concluso in crescita dello 0,72% a 33.312 punti e l’Ftse All share in identico aumento a quota 35.471. Le altre Borse del Vecchio continente hanno comunque concluso in timido rialzo: Parigi, Francoforte e Amsterdam in aumento dello 0,5%, con Madrid positiva dello 0,3%. Più cauta Londra, in crescita comunque dello 0,1%.
Spread e rendimenti dei titoli di Stato
Gli operatori europei non hanno potuto vedere i verbali dell’ultima seduta del Federal Open Market Committee della Fed che vengono distribuiti a listini ormai chiusi. Anche il settore del titoli di Stato si è mosso con calma, con lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni in marginale ribasso a 136,7 punti base e il rendimento del prodotto del Tesoro al 3,55%.
Euro in forte rialzo
Si è rafforzato invece ancora l’euro, salito ai massimi da un anno a 1,114 contro il dollaro. Il rialzo dell’euro è stato probabilmente favorito dalle aspettative di un rallentamento dell’economia americana e dalla conseguente riduzione dei tassi di interesse da parte della Fed.
Prezzi dell’energia in calo
Sul fronte dell’energia, il prezzo del gas è in decisa discesa sul mercato di Amsterdam, con il future sul metano con consegna a settembre sceso del 2,4% a 37 euro al Megawattora. È in ribasso anche il petrolio, sceso fino a 72 dollari al barile.
Piazza Affari: Saipem in testa, Tim in calo
In Piazza Affari, il titolo migliore è stato quello di Saipem, cresciuto del 3,3% a 2,07 euro sulle ipotesi di un nuovo contratto da parte di Saudi Aramco. Molto bene anche Ferrari (+2,5% con uno scatto nel finale), con Recordati e Moncler saliti di oltre due punti percentuali. Tra le banche, fiacca Unicredit (-0,2%), mentre il gruppo più debole nel paniere a elevata capitalizzazione è stato Tim in ribasso dello 0,7% tenendo comunque la quota dei 0,23 euro.
Aspettative e incertezze
L’attesa per il vertice di Jackson Hole evidenzia la fragilità dei mercati, che sono in cerca di segnali chiari dalle banche centrali. La politica monetaria rimane un fattore cruciale per l’andamento dell’economia globale, e le decisioni che verranno prese in questi giorni avranno un impatto significativo sulle prospettive di crescita. L’incertezza sulla direzione che prenderanno le banche centrali genera volatilità sui mercati, e l’andamento degli indici azionari è un riflesso di questa incertezza.