Un’eredità di cinema: la passione e l’influenza di “Ladri di biciclette”
Alfonso Cuarón, il regista messicano vincitore di quattro Oscar, è tornato a Locarno per ricevere il Lifetime Achievement Award. Durante la masterclass, ha ripercorso la sua carriera con franchezza e humour, svelando i momenti che hanno segnato la sua passione per il cinema, nata fin da bambino. A cambiare per sempre la sua prospettiva è stato “Ladri di biciclette”, visto in tenera età insieme al cugino. “Non avevo mai visto un film così poetico e allo stesso tempo ancorato alla realtà”, ha sottolineato Cuarón, spiegando come quel film lo abbia spinto a cercare sempre più pellicole che sapessero unire la poesia alla realtà.
Le sfide e i successi di un percorso artistico
Il percorso di Cuarón è stato costellato di sfide e successi, come la prima regia a Hollywood con un episodio della serie “Fallen Angels”, un’esperienza che lo ha visto confrontarsi con attori del calibro di Laura Dern e Alan Rickman. L’esperienza, inizialmente difficile, ha visto il supporto degli attori, che hanno creduto nel suo talento e lo hanno incoraggiato. Cuarón ha sottolineato l’importanza di avere persone che credono in te e ti sostengono, sottolineando che la sua carriera non sarebbe stata la stessa senza il supporto di amici e collaboratori come Emmanuel Chivo Lubezki e Guillermo Del Toro.
Dall’horror alla critica sociale: un cinema che indaga la realtà
Cuarón ha esplorato diversi generi, unendo temi sociali e personali a un forte intrattenimento. Da “Y tu mamá también” a “Gravity”, da “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban” a “Roma”, da “Paradiso perduto” a “I figli degli uomini”, Cuarón ha sempre cercato di dare voce alla realtà, anche nelle sue sfumature più oscure. Il suo cinema non è mai didascalico, ma parte da un’esperienza personale, da una riflessione profonda. Come ha spiegato il regista, “i film peggiori sono quelli didascalici. Se si vuole trattare temi sociali, bisogna partire da un argomento che ti tocchi a livello personale”.
Il futuro: un’esplorazione dell’horror e un impegno per la realtà
Per il futuro, Cuarón non esclude di esplorare il genere horror, un genere che lo affascina da spettatore e che lo porta a riflettere sulla realtà in modo diverso. “Il mio horror sarebbe più radicato nella realtà”, ha detto Cuarón, sottolineando la differenza con l’approccio più metafisico di Guillermo Del Toro.
Un’eredità di cinema che continua a ispirare
La carriera di Alfonso Cuarón è un esempio di come la passione per il cinema, la capacità di esplorare diversi generi e la sensibilità per la realtà possano dare vita a un cinema di grande impatto. La sua eredità continua a ispirare nuove generazioni di cineasti e a far riflettere il pubblico su temi importanti, con uno sguardo sempre attento alla realtà e alla sua complessità.
Un percorso di grande valore
La carriera di Cuarón è un esempio di come la passione, la dedizione e la capacità di guardare alla realtà con uno sguardo critico possano dare vita a un cinema di grande valore. La sua capacità di unire temi sociali, personali e intrattenimento, di esplorare diversi generi e di raccontare storie che restano impresse nel cuore del pubblico, lo rende un maestro del cinema contemporaneo.