Un compromesso per superare le divisioni geopolitiche
La presidenza brasiliana del G20 ha raggiunto un accordo con gli sherpa degli Stati membri per superare l’ostacolo rappresentato dalle divisioni geopolitiche che hanno caratterizzato le recenti riunioni del forum. Il conflitto in Ucraina, in particolare, ha creato divisioni tra i Paesi membri, rendendo difficile il raggiungimento di un consenso su documenti comuni. Per evitare ulteriori blocchi, è stato concordato che i Paesi membri “non chiedano più l’inclusione del linguaggio sulla geopolitica nei documenti degli incontri”.
Invece di cercare un consenso su temi controversi, i testi saranno pubblicati con l’aggiunta di uno statement della presidenza, separato dal documento principale. Questo statement, che affronterà le questioni geopolitiche, sarà sempre lo stesso, con variazioni solo nel riferimento al formato e all’area della riunione. Questa soluzione è stata già utilizzata in alcune riunioni dell’Apec (Cooperazione economica Asia-Pacifico).
L’accordo per l’Alleanza globale contro la fame
L’accordo raggiunto si applicherà anche al pacchetto sull’Alleanza globale contro la fame, che sarà adottato durante la ministeriale di mercoledì 24 luglio. La dichiarazione aggiuntiva della presidenza sarà allegata al documento finale, consentendo ai Paesi membri di raggiungere un accordo sul testo. L’aspettativa è che questa soluzione permetta di sbloccare le future riunioni e di facilitare la circolazione dei documenti finali.
Un compromesso pragmatico
L’accordo raggiunto dalla presidenza brasiliana rappresenta un compromesso pragmatico per superare le divisioni geopolitiche che hanno minacciato il funzionamento del G20. Questa soluzione, pur non affrontando direttamente le divergenze, consente ai Paesi membri di raggiungere un accordo sui documenti finali, mantenendo un minimo di unità e di collaborazione. È importante sottolineare che la dichiarazione della presidenza non sostituisce il dialogo e la ricerca di un consenso su temi cruciali. Tuttavia, in un contesto internazionale così polarizzato, questa soluzione potrebbe essere un passo necessario per mantenere il G20 come un forum di dialogo e di cooperazione.