Un successo di pubblico per la mostra di Baselitz a Sabbioneta
La mostra “Georg Baselitz: Belle Haleine”, ospitata a Palazzo Giardino di Sabbioneta, sta riscuotendo un notevole successo di pubblico. Dall’apertura il 27 aprile, l’esposizione ha registrato ottomila ingressi, rispetto ai 5200 dello stesso periodo del 2022, segnando un aumento del 53%. Questo successo conferma la validità della scelta della Fondazione Sabbioneta Heritage di puntare sull’arte contemporanea di respiro internazionale per attirare visitatori nella città ideale patrimonio Unesco.
La Fondazione, che dal 2022 si impegna nel rilancio del piccolo comune mantovano, ha organizzato visite serali guidate con aperitivo per l’estate, con appuntamenti fissati per il 19 luglio e il 10 agosto, con l’obiettivo di attrarre un pubblico ancora più ampio.
L’arte di Baselitz nella Galleria degli Antichi
La mostra, che resterà aperta fino al 24 novembre, presenta 27 opere di Baselitz, tra dipinti su tela, sculture e incisioni su linoleum, allestite nella Galleria degli Antichi. Questa lunga galleria affrescata, seconda solo a quella degli Uffizi, è stata riportata alla sua funzione originaria di luogo espositivo, così come l’aveva concepita Vespasiano Gonzaga Colonna, il fondatore della città, per la sua collezione di marmi e statue greche e latine.
Tra le opere in mostra spiccano le incisioni tratte da litografie erotiche del XIX secolo, alte oltre due metri, esposte per la prima volta nel 2003 al Musée des Beaux-Arts di Caen. Le opere raffigurano figure capovolte, marchio di fabbrica dell’artista, con un cerchio bianco sui genitali, non per censura ma per attirare l’attenzione su quel punto preciso e stimolare l’immaginazione. Secondo il curatore Mario Codognato, le dieci linoleografie, intitolate collettivamente “Belle Haleine”, sono esposte insieme per la prima volta dopo oltre vent’anni, prendendo il nome da un’opera di Marcel Duchamp, a cui Baselitz fa spesso riferimento.
La vita e l’arte di Georg Baselitz
Georg Baselitz, nato nel 1938 in Sassonia, ha studiato pittura all’Accademia d’Arte di Berlino Est, da cui fu espulso nel 1957 per “immaturità socio-politica”. Si iscrisse quindi all’Accademia di Berlino Ovest, terminando gli studi nel 1963, anno della sua prima mostra personale che suscitò polemiche e la confisca di alcuni dipinti da parte delle autorità tedesche per indecenza pubblica.
Le immagini rivesciate, diventate il tratto distintivo dell’artista, presero forma nel 1969, spingendo l’osservatore a concentrarsi sul segno, vero soggetto delle sue opere.
Sabbioneta rilancia la sua vocazione culturale
La Fondazione Sabbioneta Heritage punta a realizzare ogni anno grandi mostre di arte contemporanea, con l’obiettivo di attrarre turisti e appassionati e rilanciare il ruolo culturale della città. Secondo Ezio Zani, direttore della Fondazione, la mostra di Baselitz rappresenta un atto di restituzione degli ambienti di Sabbioneta alla loro vocazione di conservare la bellezza, con l’uomo al centro del pensiero di entrambi, Baselitz e Vespasiano Gonzaga.
Il sindaco Marco Pasquali vede in questa iniziativa un’occasione unica per la città, che torna a rivendicare un ruolo importante nel contesto culturale europeo, aprendosi al mondo pur mantenendo autenticità e radici.
Un connubio riuscito tra arte contemporanea e storia
La scelta di Sabbioneta di ospitare una mostra di un artista contemporaneo di fama internazionale come Baselitz all’interno di un contesto storico così ricco come Palazzo Giardino rappresenta un’operazione culturale audace e vincente. L’incontro tra l’arte contemporanea e il patrimonio storico della città ideale crea un dialogo stimolante, offrendo al pubblico un’esperienza unica e arricchente.