Nuova ordinanza di custodia cautelare per l’ex sindaco di Avellino
L’ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa, è stato arrestato nuovamente all’alba di oggi, questa volta con l’accusa di aver asservito le pubbliche funzioni agli interessi di tre imprenditori. La nuova ordinanza di custodia cautelare, firmata dal Gip del Tribunale di Avellino su richiesta della Procura, si aggiunge al provvedimento di arresti domiciliari che Festa stava già scontando dal 18 aprile scorso.
L’operazione è stata condotta dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza, e si inserisce nell’ambito dell’inchiesta denominata “Dolce Vita”, che sta indagando su presunti accordi corruttivi.
Arresto domiciliare per l’architetto Fabio Guerriero
Oltre a Festa, è stato arrestato ai domiciliari anche l’architetto Fabio Guerriero, fratello dell’ex consigliere comunale Diego. Secondo la Procura, Guerriero avrebbe svolto un ruolo chiave nei presunti accordi corruttivi con i tre imprenditori.
Divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per i tre imprenditori
I tre imprenditori coinvolti nell’inchiesta sono stati colpiti dalla misura interdittiva del divieto a contrattare con la pubblica amministrazione. Il Gip ha inoltre disposto il sequestro per equivalente di 40 mila euro ciascuno nei confronti di Festa e Guerriero, e di 35 mila euro complessivi nei confronti dei tre imprenditori.
Appalti sotto la lente d’ingrandimento
Secondo la Procura, gli appalti al centro dell’indagine si riferiscono alla fine del 2022 e all’inizio del 2023, e sarebbero avvenuti in un contesto di “frenetico dipanarsi di accordi e reiterazione dei rapporti corruttivi”. Le indagini si basano principalmente sulle intercettazioni, in particolare quelle tra Fabio Guerriero e i tre imprenditori.
È importante sottolineare che gli appalti indagati non sarebbero collegati alle sponsorizzazioni alla squadra di basket da parte di imprenditori in rapporti di lavoro con il Comune di Avellino.
Un’ombra sulla politica locale
Il nuovo arresto di Gianluca Festa getta un’ombra pesante sulla politica locale di Avellino. L’accusa di asservimento delle pubbliche funzioni a interessi privati, se confermata, rappresenterebbe una grave violazione della fiducia pubblica e un danno per l’immagine della città. Sarà fondamentale attendere l’evolversi delle indagini e l’esito del processo per avere un quadro completo della vicenda.