Prezzi non competitivi e modello da ripensare
Secondo il presidente dell’Unione energie per la mobilità (Unem), Gianni Murano, il modello attuale per la vendita di carburanti nelle aree di servizio autostradali non è funzionante. Durante una conferenza stampa tenutasi prima dell’assemblea annuale dell’Unem, Murano ha affermato che i prezzi dei carburanti in queste aree non sono competitivi, necessitando quindi di una rivisitazione del modello.
La necessità di un servizio più competitivo
Murano ha sottolineato che le circa 500 aree di servizio presenti sulle autostrade italiane non possono limitarsi a vendere “centinaia di migliaia di litri” di carburante. È necessario ripensare il servizio per renderlo più competitivo, garantendo un’offerta più attraente per gli automobilisti.
Richiesta di regole chiare e coinvolgimento delle autorità
Il presidente dell’Unem ha evidenziato la necessità di regole chiare che disciplinino il settore, coinvolgendo attivamente il ministero e le autorità dei trasporti. La creazione di un quadro normativo più definito potrebbe contribuire a rendere il servizio più competitivo e attraente.
Un problema di concorrenza e di servizio
Le parole di Murano sollevano un problema di concorrenza e di servizio all’interno del settore dei carburanti in autostrada. L’assenza di competitività nei prezzi potrebbe essere dovuta a diversi fattori, come ad esempio una mancanza di concorrenza o un sistema di regolamentazione che non favorisce la competizione. È importante valutare se il modello attuale è davvero inefficiente o se sono necessari interventi mirati per migliorare la concorrenza e la qualità del servizio offerto.