Satira e politica: il punto di vista di Altan
“Più difficile fare satira attraverso le vignette in questa fase politica? In un certo senso no, perché fanno un po’ tutto da soli”, ha affermato Francesco Tullio Altan, il “papà” di Cipputi, durante l’inaugurazione della mostra “Al (nuovo) lavoro Cipputi!” promossa dalla Filcams Cgil alla Stazione Marittima. L’artista, pur non volendo commentare la politica attuale, ha sottolineato come la realtà spesso si presti alla satira, rendendo quasi superfluo il suo intervento.
La mostra “Al (nuovo) lavoro Cipputi!”
La mostra presenta le nuove vignette di Altan, con un focus sul tema del lavoro. L’artista ha dialogato sul palco con Serena Dandini e Fabrizio Russo, segretario nazionale della Filcams Cgil, esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto dal sindacato. Altan ha sottolineato come la mostra affronti il lavoro in generale, anche quello “poco visibile ma importante per tutti noi”, come quello seguito dalla Filcams Cgil.
Il lavoro secondo Altan
Secondo Altan, il lavoro è un concetto universale che ha assunto forme diverse nel corso della storia. Pur riconoscendo che il lavoro in fabbrica, tipico del personaggio di Cipputi, potrebbe essere meno rilevante oggi, ha ribadito l’importanza degli altri tipi di lavoro seguiti dalla Filcams Cgil.
L’attualità della satira di Altan
Le parole di Altan sulla satira in questo momento storico sono interessanti. La sua affermazione che la politica “fa un po’ tutto da sola” suggerisce che la realtà attuale offre un terreno fertile per la satira, grazie alla sua intrinseca comicità e assurdità. Questo potrebbe indicare che la satira di Altan, pur rimanendo attuale, si adatta alle nuove forme di comunicazione e alla mutevolezza della realtà, mantenendo la sua efficacia critica.