Indagato l’ex sottosegretario Bocci
L’ex sottosegretario all’Interno, Gianpiero Bocci, esponente del Pd fino al 2018, è coinvolto nell’inchiesta della Guardia di Finanza di Milano, coordinata dal pm Paolo Storari, che indaga su presunti appalti truccati e tangenti.
L’inchiesta ha portato all’arresto di un generale dei carabinieri, sospeso dal servizio, e di un imprenditore. Secondo quanto emerso, Bocci è accusato di corruzione in relazione ad un episodio specifico contestato nell’inchiesta.
L’accusa di corruzione
L’accusa sostiene che Bocci avrebbe favorito l’imprenditore Ennio De Vellis (posto ai domiciliari) nell’assegnazione di un appalto per le pulizie al Ministero nel 2018, quando Bocci ricopriva il ruolo di sottosegretario. In cambio, avrebbe ricevuto circa 15mila euro attraverso una presunta fattura falsa emessa per giustificare il versamento.
L’episodio sarebbe avvenuto nel 2018, quando Bocci era ancora in carica come sottosegretario.
Considerazioni sull’inchiesta
L’inchiesta in corso solleva interrogativi sulla trasparenza e l’integrità negli appalti pubblici. L’accusa di corruzione nei confronti di un ex esponente di spicco del Pd, se confermata, avrebbe gravi implicazioni per la politica italiana. Sarà fondamentale attendere l’evolversi delle indagini per avere un quadro completo della vicenda e per valutare le responsabilità di tutti gli eventuali coinvolti.