Un omaggio al “Pirata” a Rimini
Un colosso alto cinque metri e largo quattro, con le braccia aperte in sella alla sua bicicletta sul traguardo di Oropa: è così che è stato immortalato Marco Pantani nella nuova installazione inaugurata ieri sera a Rimini. L’opera, dedicata al campione di ciclismo scomparso nella città romagnola 20 anni fa, accoglie lo storico arrivo della prima tappa del Tour de France.
La scultura, che raffigura la silhouette di Pantani vicino al bimillenario Ponte di Tiberio, è stata realizzata con la collaborazione di un pool di sponsor e del designer Aldo Drudi, che ha lavorato a lungo con il ciclista curandone l’immagine.
Un’opera maestosa
L’installazione, una struttura tridimensionale in polistirolo ad alta densità, è sostenuta da un telaio in metallo e rivestita da un rivestimento in poliurea rigida resistente agli agenti atmosferici. Il risultato è una maestosa opera che rende omaggio alla figura di Pantani.
Un ritorno alle origini
La scelta del luogo, la piazza sull’acqua di Rimini, non è casuale. Il parco Marecchia, punto di unione tra mare e terra, simboleggia un ritorno alle origini per Pantani, un ricongiungimento con la propria casa. Il luogo rappresenta il viaggio del ciclista tra le competizioni e il rientro a casa, nella Rimini che lo ha accolto tante volte, sia al ritorno dal Cippo del Monte Carpegna sia in pausa dalle corse.
Un omaggio significativo
L’installazione a Rimini rappresenta un omaggio significativo alla figura di Marco Pantani, un campione che ha lasciato un segno indelebile nel mondo del ciclismo. La scelta di posizionare l’opera nella piazza sull’acqua, simbolo di un ritorno alle origini, è particolarmente toccante e rende giustizia alla memoria del “Pirata”. L’opera, realizzata con cura e attenzione ai dettagli, è un tributo tangibile all’eredità di Pantani, che continuerà a vivere nel cuore degli appassionati di ciclismo.