Borse europee in rosso
Le Borse europee hanno chiuso la giornata in territorio negativo, con l’indice d’area del Vecchio Continente, lo Stoxx 600, che ha lasciato sul terreno un quarto di punto percentuale (-0,25%). Il calo è stato attribuito principalmente alla flessione degli indici Pmi e alla debolezza del settore tech, con Nvidia che ha subito una frenata.
Tra i settori, i finanziari e gli industriali hanno subito vendite, contribuendo al trend negativo.
Milano in calo
La Borsa di Milano si è confermata la maglia nera della giornata, con il Ftse Mib che ha perso lo 0,9% attestandosi a 33.420 punti. Tra i titoli in calo spiccano Amplifon (-3,2%), Stmicroelectronics (-2%) e le banche, con Unicredit (-2,26%) e Mps (-2,06%).
Sul fronte positivo, si sono distinte Stellantis (+0,9%) e Saipem (+0,6%). Fuori dal paniere principale, ha registrato un forte calo Intercos (-7%), che si è attestata a 15,40 euro, comunque sopra i 15,2 euro dell’offerta accelerata chiusa da Innovation.
Altre Piazze
Le altre Piazze europee hanno registrato perdite più contenute: Francoforte ha ceduto lo 0,21%, Parigi lo 0,19% e Londra lo 0,26%.
Spread e rendimenti
Lo spread tra Btp e Bund è rimasto stabile a 150 punti, mentre il rendimento del decennale italiano è sceso, consolidandosi al 3,88%.
Materie prime
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha chiuso in calo, con il Wti poco sopra 81 dollari (-0,25%) e il Brent a 85 dollari (-0,26%). Il gas è rimasto poco mosso (+0,3%), con il prezzo che viaggia a 34,5 euro al megawattora.
Cambio euro-dollaro
L’euro si è mostrato debole, scambiando a 1,0687 dollari.
Un mercato incerto
La flessione delle Borse europee conferma un mercato incerto, con gli investitori che sembrano orientati alla cautela. La flessione degli indici Pmi, che misurano l’attività manifatturiera e dei servizi, suggerisce un rallentamento dell’economia, mentre la debolezza del settore tech potrebbe essere legata alle preoccupazioni sull’andamento del mercato dei semiconduttori.