Salvataggio in Mare con un Bilancio Tragico
La nave Nadir, impegnata in operazioni di soccorso nel Mediterraneo, ha tratto in salvo 51 persone da un’imbarcazione di legno in difficoltà a largo della Libia, a sud di Lampedusa. Secondo la ong ResQship, il salvataggio è arrivato troppo tardi per 10 persone, mentre due dei soccorsi erano privi di sensi e hanno dovuto essere liberati con un’ascia. I 51 sopravvissuti, originari di Bangladesh, Pakistan, Egitto e Siria, sono stati sbarcati dalla motovedetta Cp306 della guardia costiera a molo Favarolo.
Cadaveri Trovati a Bordo
Sull’imbarcazione di legno, lunga 8 metri e partita da Zawia in Libia, sono stati rinvenuti una decina di cadaveri. I sopravvissuti, sentiti dalla guardia costiera e dalla squadra mobile, hanno riferito che i morti sarebbero 11. Le persone a bordo avevano pagato circa 3.500 dollari per intraprendere il viaggio. Due feriti sono stati trasportati al poliambulatorio.
La Carretta del Mare Trainata dalla Nadir
I cadaveri sono rimasti a bordo della carretta del mare, che viene trainata dalla nave ong Nadir e dovrebbe arrivare al porto delle isole Pelagie in serata, dopo circa 10 ore di navigazione. L’episodio ricorda il tragico ritrovamento di altri 11 cadaveri a bordo della nave ong Geo Barents di Medici senza frontiere lo scorso 8 giugno, avvenuto in acque Sar libiche.
Un’altra Tragedia nel Mediterraneo
La notizia di questa nuova tragedia nel Mediterraneo è un monito sul dramma migratorio che continua a mietere vittime. Il numero crescente di morti in mare evidenzia l’urgenza di azioni concrete per garantire la sicurezza delle rotte migratorie e per contrastare il fenomeno del traffico di esseri umani. È necessario un impegno internazionale per affrontare le cause profonde delle migrazioni e per garantire un’accoglienza dignitosa e sicura a chi fugge da guerre, povertà e persecuzioni.