Un comparto in forte crescita
L’Economia della Bellezza italiana, secondo il rapporto annuale di Banca Ifis, ha raggiunto un valore record di 595 miliardi di euro nel 2023, con una crescita del 19% rispetto al 2022. Questo comparto, che rappresenta il 29,2% del PIL nazionale, ha visto una crescita significativa negli ultimi anni, con un aumento di 3 punti percentuali rispetto al 2022 e di 5 punti percentuali rispetto al 2021.
Il progetto Economia della Bellezza, nato quattro anni fa, mira a valorizzare il patrimonio italiano di bellezza, che si esprime in modo unico nel mondo, trasformando arte, cultura, paesaggio ed eticità in valore economico. Secondo Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis, questo patrimonio ha raggiunto un valore economico che sfiora il 30% del PIL italiano.
I settori trainanti
La crescita dell’Economia della Bellezza è stata trainata da settori come la moda, la cosmetica, l’enogastronomia e il turismo culturale. Il comparto è composto da oltre 346.000 imprese, suddivise in tre ambiti:
- Imprese del turismo culturale e paesaggistico
- Imprese “design-driven” attive in settori come l’agricoltura, l’automotive, la moda, il sistema casa e la cosmetica
- Imprese “purpose-driven”, che si distinguono per il loro modo etico e responsabile di fare impresa
L’Economia della Bellezza non si limita alle aziende tradizionalmente associate alla bellezza, ma include anche realtà industriali e produttive, con un focus sull’impatto sociale positivo generato dalle imprese.
Il valore del Made in Italy
Lo studio di Banca Ifis evidenzia come il successo del Made in Italy sia legato al “saper fare” artigianale e alla possibilità di personalizzazione. Questi elementi permettono all’Italia di distinguersi nell’offerta globale e di competere sui mercati internazionali.
Un’analisi condotta sui cinque principali mercati di riferimento per l’export italiano (Cina, Regno Unito, Stati Uniti d’America, Germania e Francia) ha rivelato che il 92% degli intervistati è disposto a pagare di più per prodotti certificati Made in Italy. I motivi principali di questa disponibilità sono:
- Alta qualità
- Attenzione ai dettagli
- Design ricercato
Un’opportunità per l’economia italiana
L’Economia della Bellezza rappresenta un’opportunità significativa per l’economia italiana, in quanto contribuisce in modo rilevante al PIL e genera un numero significativo di posti di lavoro. La crescita del comparto è legata alla valorizzazione del patrimonio culturale e artigianale italiano, che rappresenta un punto di forza distintivo a livello internazionale. Tuttavia, è importante investire nella sostenibilità e nell’innovazione per garantire la competitività del comparto a lungo termine.