L’attacco della Cina al G7
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha rilasciato una dichiarazione in cui critica duramente il comunicato finale del summit del G7, svoltosi a Borgo Egnazia, in Puglia. Secondo Jian, il documento sarebbe “pieno di arroganza, pregiudizio e bugie”.
La Cina ha espresso il suo forte dissenso nei confronti del comunicato, senza però entrare nel dettaglio delle accuse o fornire prove a sostegno delle proprie affermazioni.
Il summit del G7 e le tensioni con la Cina
Il summit del G7, che ha visto la partecipazione dei leader dei sette Paesi più industrializzati del mondo, si è concluso con un comunicato finale che ha toccato diversi temi di attualità, tra cui la guerra in Ucraina, la crisi energetica e la competizione economica con la Cina.
Il documento ha espresso preoccupazione per le azioni della Cina in diverse aree, tra cui la politica economica, i diritti umani e la sicurezza regionale. Questo ha probabilmente contribuito alla reazione negativa di Pechino.
Un’escalation verbale?
Le dichiarazioni del portavoce cinese rappresentano un’ulteriore escalation verbale nella già tesa relazione tra Cina e Occidente. Sebbene non siano state fornite prove concrete a sostegno delle accuse, è evidente che la Cina si sente bersagliata dalle critiche del G7. Resta da vedere se questa situazione si tradurrà in un deterioramento concreto dei rapporti tra le due parti.