L’inflazione rallenta in maggio
L’inflazione negli Stati Uniti ha mostrato segnali di rallentamento in maggio, secondo i dati pubblicati dal Bureau of Labor Statistics. L’indice dei prezzi al consumo (CPI) è salito del 3,3% su base annua, in calo rispetto al 3,4% di aprile e sotto le attese degli analisti, che si aspettavano un aumento del 3,4%.
Su base mensile, l’indice CPI è rimasto invariato, mentre gli analisti si aspettavano un aumento dello 0,1%. Il dato mensile conferma quindi un rallentamento dell’inflazione, anche se resta su livelli elevati.
L’indice core rallenta anch’esso
Anche l’indice core, che esclude i prezzi di energia e alimentari ed è considerato un indicatore chiave per la Federal Reserve, ha mostrato un rallentamento in maggio. L’indice core è salito del 3,4% su base annua, in calo rispetto al 3,5% previsto dagli analisti. Su base mensile, l’indice core è salito dello 0,2%, sotto il +0,3% stimato dagli analisti.
Segnali positivi per la Fed
I dati sull’inflazione di maggio sono stati accolti con cauta ottimismo dagli investitori, che sperano in un rallentamento dei rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. La Fed ha aumentato i tassi di interesse di 5 punti percentuali negli ultimi 15 mesi per combattere l’inflazione, e si prevede che aumenterà ulteriormente i tassi nei prossimi mesi.
Tuttavia, i dati sull’inflazione di maggio suggeriscono che l’inflazione potrebbe essere in via di raffreddamento, il che potrebbe spingere la Fed a rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse. Tuttavia, la Fed ha già segnalato che manterrà i tassi di interesse elevati per un periodo di tempo più lungo per garantire che l’inflazione torni al suo obiettivo del 2%.
Un passo avanti nella lotta all’inflazione?
Il rallentamento dell’inflazione in maggio è un segnale positivo, ma è importante ricordare che l’inflazione è ancora su livelli elevati. La Fed dovrà continuare a monitorare attentamente l’andamento dell’inflazione e ad adattare le sue politiche di conseguenza. È importante ricordare che la lotta all’inflazione è un processo complesso e che ci vorrà tempo per vedere i risultati dei rialzi dei tassi di interesse. La Fed dovrà anche considerare l’impatto delle sue politiche sull’economia reale, in quanto un eccessivo inasprimento potrebbe portare a una recessione.