Ranieri, un esempio di sport per l’inclusione
Claudio Ranieri, il tecnico italiano che ha conquistato il mondo del calcio con la sua umiltà e il suo talento, si è aggiudicato la 26/a edizione del premio ‘l’Altropallone’, un riconoscimento che premia le personalità dello sport che si impegnano a utilizzare la pratica sportiva come veicolo di valori sociali. Il premio, che quest’anno è stato assegnato a Ranieri, sottolinea il suo impegno costante nella lotta contro ogni forma di discriminazione e razzismo, e nel promuovere il calcio come strumento di crescita sociale e di educazione al rispetto dell’altro.
“Noi dobbiamo fare di tutto per far sì che lo sport apra una via preferenziale verso tutti, senza escludere nessuno”, ha sempre detto Ranieri, la cui figura è stata definita dagli organizzatori del premio come “un esempio di onestà, trasparenza, semplicità e sincerità, ormai merce rara nel mondo dello sport professionistico”.
Il calcio come strumento di inclusione: il progetto ‘No League’
L’impegno di Ranieri per l’inclusione si concretizza in progetti come ‘No League’, un’iniziativa nata a Milano che si propone di offrire a centinaia di bambini e bambine la possibilità di praticare sport in un ambiente sicuro, accessibile e contro ogni forma di discriminazione, parlando la lingua universale del pallone.
“È grazie all’esempio del calcio di Ranieri che sorgono ovunque progetti di sport sociale – spiegano gli organizzatori – dove il calcio è un pretesto per educare all’inclusione e al rispetto dell’altro”.
Un esempio da seguire
L’assegnazione del premio ‘l’Altropallone’ a Claudio Ranieri è un segnale importante, che dimostra come lo sport possa essere un potente strumento di cambiamento sociale. Il lavoro di Ranieri e di iniziative come ‘No League’ è un esempio concreto di come il calcio possa essere utilizzato per promuovere l’inclusione e la lotta contro ogni forma di discriminazione. In un mondo sempre più diviso, è fondamentale che lo sport continui a svolgere il suo ruolo di ponte tra le persone, contribuendo a costruire una società più giusta e solidale.